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Popolari Bari, più vicina la cessione di Cr Orvieto

La Banca Popolare di Bari prova ad accelerare sul percorso verso la spa e, per riportare gli indici patrimoniali finiti sotto i livelli imposti dalla vigilanza, avanza sulla vendita della Cassa di Risparmio di Orvieto, la cessione di portafogli di Npl, pulendo ulteriormente il bilancio con 25 milioni di inadempienze probabili (Utp). Il gruppo annuncia di aver ricevuto un’offerta per la quota detenuta in Cr Orvieto (73,5%) da Sri group fondato dall’imprenditore bolognese Giulio Gallazzi (che ha anche ricoperto incarichi nei cda di Carige e Mediaset) assurto alle cronache per essere stato a un passo dall’acquisizione del Genoa Calcio con una trattativa serrata con il patron Preziosi, poi naufragata. La banca “valuterà assieme alla controparte le condizioni contenute nell’offerta”.

Sri group, attivo nel campo dell’advisory ma anche nell’investimento in società con capitale proprio e raccolto, conta così di allargare il suo raggio di azione entrando nel comparto bancario. Questo sconta carenza di acquirenti dai soggetti industriali, tradizionalmente preferiti dalle autorità di vigilanza, come si è visto nel caso Carige. Malgrado la redditività del settore sia ancora bassa per via delle regole sul capitale e il contesto non brillante, l’irruzione della tecnologia apre spazi per nuovi soggetti. Secondo indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera online, l’offerta si aggirerebbe sui 60 milioni di euro. Nel frattempo il cda ha deciso di agire su due fronti: la pulizia di bilancio e il rapporto con i soci. Sul primo versante entro la metà del prossimo mese di luglio, perfezionerà l’operazione di capital relief relativa a un portafoglio crediti a privati e piccole e medie imprese pari a circa 2,9 miliardi mentre “la prossima settimana avverrà la cessione di un portafoglio costituito da finanziamenti al settore energia erogati dalla Banca”.

Il 2018, a seguito delle nuove rettifiche vede aumentare la perdita a 397,2 milioni di euro e i ratio patrimoniali di Gruppo si rideterminano al 7,52% per quanto concerne il CET1 ratio ed il Tier One ratio e al 9,78% per il Total Capital Ratio. L’assemblea viene quindi spostata dal 30 giugno al 13-14 luglio e la banca annuncia che, nell’ambito delle iniziative rivolte alla compagine sociale, ha raggiunto un accordo con varie Associazioni rappresentative dei Consumatori, stanziando un apposito plafond destinato ad una procedura di conciliazione. La Banca sta anche valutando la riproposizione di iniziative di natura solidaristica sempre destinate alla compagine sociale.

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