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G20: tensione Cina-Usa. Preoccupazione per economia mondiale

Si respira un’aria tesa al G20, dove l’attrito tra Cina e Usa diventa subito protagonista del palco di Osaka, sullo sfondo del caso Huawei, a cui fanno da cornice gli scontri sui dazi. Intanto il premier giapponese Shinzo Abe lancia l’allarme per l’economia globale. Allo stato “prevalgono i rischi al ribasso per l’economia“, afferma durante l’apertura dei lavori.

E mentre Abe si dice “molto preoccupato sull’attuale situazione relativa al commercio globale”, Trump e Xi Jinping, seduti rispettivamente alla destra e alla sinistra del premier giapponese, si scambiano battute piccate, che evidenziano la difficoltà a trovare un punto di incontro tra le parti. I Paesi non possono svilupparsi “a porte chiuse – afferma il presidente Xi Jinping nella prima sessione sulla governance dei prodotti digitali – Una governance dei dati efficace non dovrebbe solo facilitare l’applicazione dell’analisi di raccolta e il flusso di dati, ma anche rispettare il diritto all’autogestione per tutti i Paesi”. Secca la risposta di Donald Trump: c’è necessità di “assicurare resilienza e sicurezza delle nostre reti 5G. Questo è essenziale per la nostra sicurezza e prosperità condivise”.

E ancora: “dobbiamo promuovere il movimento delle tecnologie, lo scambio tra persone e arrivare a quella cooperazione win-win, che possa beneficiare tutti”, afferma Xi, invitando a non incorrere in “errori storici” causati da una temporane miopia, promettendo che la Cina aprirà ancora di più i suoi mercati, agirà in maniera proattiva sul fronte dell’espansione delle importazioni, migliorando continuamente l’ambiente per le imprese straniere. Trump, dal canto suo, ha ribadito che nel mentre si “espande l’economia digitale dobbiamo anche assicurare la sicurezza. Gli Stati Uniti incoraggiano a lavorare con gli altri membri del G20 a un sistema equo e a un’economia di mercato per la prosperità di tutti”.

L’escalation delle tensioni sul commercio tra Usa e Cina è tra i temi di massima preoccupazione al G20, il gruppo delle principali nazioni sviluppate e in via di sviluppo che rappresenta circa l’80% dell’economia mondiale. “Il commercio e le tensioni geopolitiche si sono intensificate”, ha aggiunto Abe. “Vorrei che il G20 possa condividere la determinazione a realizzare la crescita mettendo in capo tutti gli strumenti possibili. Dovremmo mandare un forte messaggio”, ha proseguito, dicendo che le misure restrittive non portano beneficio ad alcun Paese, in un apparente riferimento allo scontro tra Usa e Cina.

La presidenza giapponese sta faticando non poco per cercare una sintesi tra posizioni opposte, ad esempio, sui cambiamenti climatici e sul commercio. E proprio su quest’ultimo fronte, nello specifico sui dazi, Trump interviene assicurando di non aver “mai promesso” alla Cina che non avrebbe varato nuovi dazi, aggiungendo di aspettarsi domani, dall’atteso summit col presidente Xi Jinping, un meeting “produttivo”. “Aspettiamo, vediamo cosa succede domani, sarà una giornata emozionante”, ha aggiunto Trump, rispondendo alle domande dei giornalisti nelle fasi iniziali del bilaterale con il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, a margine de G20 di Osaka, nelle immagini trasmesse dalle tv internazionali.

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