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Conte rimane fermo e si dimette al Quirinale

Il premier Giuseppe Conte, nella replica al Senato, torna a chiarire che la responsabilità della crisi è tutta del ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Non possiamo, se amiamo le istituzioni e i cittadini, affidarci a espedienti, tatticismi, giravolte verbali che faccio fatica a comprendere. Io apprezzo la coerenza logica e la linearità d’azione. Se c’è mancanza di coraggio, non vi preoccupate, me ne assumo io la responsabilità io davanti al Paese”, afferma. Poi, citando le comunicazioni del 7 e dell’8 agosto che hanno anticipato la formalizzazione della richiesta di “immediato ritorno alle urne” da parte del leader della Lega, si rivolge direttamente a Salvini, ribadendo e confermando la decisione di dimettersi al Quirinale. “Nessun problema, se ti manca il coraggio sul piano politico” di assumere la responsabilità della crisi “non c’è problema, me l’assumo io. Questa è la conclusione, unica, obbligata, trasparente. Vi ringrazio tanto, io vado dal presidente della Repubblica”. Quindi, aggiunge: “prendo atto che al leader della Lega Matteo Salvini manca il coraggio di assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti”.

Le dimissioni diventano ufficiali alle 21. Le consultazioni cominceranno domani alle 16. Giovedì alle 11 il capo dello Stato incontrerà il Pd, alle 16 la Lega e alle 17 il M5S.

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