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Il piano di Poste per i piccoli comuni, tra Pos gratuiti e veicoli green

poste italiane sindaci d'italia

Probabilmente nemmeno l’Associazione nazionale dei comuni italiani è mai riuscita a riunire insieme, in un unico luogo, quasi 4mila sindaci, tutti diligentemente con fascia tricolore d’ordinanza sul petto, un colpo d’occhio impressionante. E, altrettanto straordinario, a farli accogliere da mezzo governo: dal premier Giuseppe Conte al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, passando per i ministri del Lavoro, Nunzia Catalfo, dell’Innovazione, Paola Pisano, degli Affari Regionali, Francesco Boccia, per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano e della Cultura, Dario Franceschini oltre a diversi vice-ministri e sottosegretari. Quasi una riunione del Consiglio dei Ministri. Protagonista dell’impresa Poste Italiane che, alla Nuvola di Roma, ha organizzato il secondo incontro “Sindaci d’Italia”, per fare il bilancio con i primi cittadini dei comuni con meno di 5mila abitanti degli interventi promessi un anno fa e annunciare i nuovi servizi a loro dedicati.

“Siete molti di più dell’anno scorso – ha esordito l’amministratore delegato e direttore generale Matteo Del Fante – abbiamo battuto ogni record. Poste è un intermediario tra le diverse aree del Paese, uno strumento di aggregazione istituzionale. Siamo consapevoli dell’importanza strategica della nostra presenza capillare: accorciamo le distanze, agevoliamo le relazioni tra centro e periferia”.

 

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante l’evento di Poste italiane per i piccoli Comuni “Sindaci dItalia” presso il Centro Congressi “La Nuvola”, Roma, 28 ottobre 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

 

Se l’anno scorso Del Fante aveva preso 10 impegni solenni a favore delle comunità dei piccoli comuni, quest’anno è arrivato a 15, con il quindicesimo strappato proprio dal palco dal ministro Franceschini: “nel 2021 saranno 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il padre della nostra lingua, dell’identità italiana – ha ricordato – In tanti comuni ci sono monumenti, targhe, iscrizioni dedicate al suo passaggio o a lui: Poste Italiane potrebbe aiutare i sindaci a restaurarle e a tenere vivo il ricordo”. Impegno a cui l’Ad non si è sottratto.

Metà dei quindici impegni presi garantiscono la continuazione degli interventi messi in atto nel 2019, a cominciare dal mantenimento di tutti gli uffici postali esistenti. “Ad aprile 2017 quando sono arrivato – ha ricordato Del Fante – erano previste tra le 1.200 e le 1.400 chiusure. Con il nuovo Piano Industriale abbiamo capovolto questo orientamento e nel 2018 nessun ufficio postale è stato chiuso. Manterremo la capillarità della nostra presenza anche il prossimo anno”. Poste Italiane ha poi aperto un ufficio dedicato al supporto dei piccoli comuni (impegno numero 2), che ha organizzato 900 incontri e vagliato 1.200 istanze.

Tutti i 254 piccoli comuni dove non c’è l’ufficio postale sono stati dotati di ATM Postamat per il prelievo automatico del denaro, in totale sono stati installati 614 apparecchi che toccheranno quota 700 entro fine anno (impegno 3), e hanno visto garantiti l’erogazione dei principali servizi postali attraverso la rete dei tabaccai e il servizio a domicilio del portalettere (impegno 4). Sono poi stati attivati 5.688 spot Wi-Fi gratuiti negli uffici postali di 5.051 comuni (impegno 5). Grazie a un accordo con Cassa Depositi e Prestiti, che assicura le anticipazioni di cassa, Poste Italiane ha garantito la tesoreria a tutte le amministrazioni che l’hanno richiesto, attivando 119 servizi (impegno 6).

Venendo alla sicurezza e alla fruibilità dei servizi, la società ha installato oltre 3.793 telecamere interne ed esterne e abbattuto 574 barriere architettoniche all’accesso in 549 comuni mentre entro il 2020 coprirà oltre l’80%; sempre in coerenza con la sua missione di solidarietà sociale ha donato 13 immobili, realizzato 15 murales per migliorare il decoro urbano e installato 3.800 nuove cassette postali e altre 3mila saranno sostituite entro il 2020 (impegni 7, 8 e 9). Infine ha garantito più personale e orari di apertura più lunghi in 219 uffici in 211 centri turistici (impegno 10). “Abbiamo mantenuto la parola – ha rivendicato l’AD – realizzando ben 14mila interventi sul territorio”.

L’ad di Poste Matteo Del Fante durante l’evento di Poste italiane per i piccoli Comuni “Sindaci dItalia” presso il Centro Congressi “La Nuvola”, Roma, 28 ottobre 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

 

 

I nuovi impegni per il 2020 comprendono l’avvio di programmi di educazione finanziaria e digitale; POS gratuiti ai Comuni per i servizi di pagamento digitale, a implementazione della volontà del Governo di premiare l’uso della moneta elettronica, e l’impiego di mezzi “green” per il recapito della posta: “Rinnoveremo integralmente la nostra flotta di 26mila automezzi aziendali entro il 2022, destinandone il 50% ai piccoli comuni, e ridurremo così del 40% le nostre emissioni”, ha annunciato del Fante. Ancora, locker nei comuni privi di ufficio postale per semplificare le operazioni di consegna dei pacchi e il pagamento dei bollettini; cassette postali smart a tecnologia digitale; servizi di informazioni ai cittadini e nuovi eventi filatelici per meglio valorizzare le tradizioni e le realtà del territorio.

“Difendere i piccoli comuni – aveva detto in apertura il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, più volte interrotto da applausi scroscianti – è difendere il Paese, l’ufficio postale è come la caserma dei Carabinieri. Questi borghi custodiscono la nostra storia e le nostre tradizioni, valorizzano i prodotti tipici, sono il nostro tesoro”. “Il presidio di Poste Italiane è prezioso e tutela l’unità nazionale – ha riconosciuto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – siete sentinelle sul territorio: le vostre performance economiche marciano di pari passo con politiche socialmente responsabili”. Obiettivo finale, così ha concluso la mattinata l’Ad Del Fante richiamando le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Collegare l’Italia intera e connetterla con l’Europa e con il mondo”.

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