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Ricostruzione, Da Empoli (I-Com): “Incentivi siano durevoli e non a scadenza”

Quello che bisogna fare ora è “consolidare l’accelerazione digitale con politiche di medio e lungo termine” dice Stefano Da Empoli, presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com) intervenendo nel ciclo di incontri ‘Ricostruzione’ di Fortune Italia. “Su questo fronte non ho ancora visto molto, ma spero che si sfrutti questa fase per immaginare una trasformazione digitale del Paese profonda, sia lato imprese sia lato PA, sia lato vita dei cittadini in generale. Aspettiamo di vedere i provvedimenti”.

 

Le tecnologie strategiche per il futuro delle imprese e del Paese sono sicuramente “l’intelligenza artificiale, che credo sia il cuore della trasformazione digitale. Ovviamente è una tecnologia che ha bisogno di altre tecnologie: innanzitutto di una connettività molto performante, quindi pensiamo al 5G, ha bisogno di molti dati trasferibili, quindi il cloud. Ma a mio avviso ha bisogno soprattutto di competenze”. L’accelerazione digitale che abbiamo vissuto durante l’epidemia di coronavirus ha sicuramente avviato una trasformazione, che tuttavia deve essere supportata dagli investimenti, che non possono essere una tantum ma devono essere strutturali e durevoli.

 

Le spinte per la competitività del Paese, sono, secondo Da Empoli, “gli investimenti sulla digitalizzazione: a mio avviso occorre immaginare un quadro di supporto alle imprese nel tempo. Il grande limite del progetto Industria 4.0, ad esempio, è che ogni anno dobbiamo sperare che l’incentivazione rimanga uguale all’anno precedente e non venga tolta. Se si riuscisse ad stabilizzare gli incentivi per un periodo più lungo, sarebbe ottimo. E poi bisognerebbe semplificare, togliere i vincoli alle imprese”.

 

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