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Round per Hyris, la startup che usa l’AI per i test al Dna

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Hyris, la startup che applica l’intelligenza artificiale all’analisi del Dna, e che nelle ultime settimane ha adattato i suoi sistemi di test portatile per rilevare la presenza del Covid-19 usando reagenti conformi con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha chiuso un round Serie A guidato da Astanor Ventures. Ha partecipato anche un pool di investitori strategici italiani che include NEOS Medica, Idb Holding, la holding che controlla Indena, e Pi Campus, fondo di venture capital che investe in intelligenza artificiale ed eccellenze italiane.
Hyris è una startup biotech basata nel Regno Unito ma è stata fondata da italiani nel 2014: Stefano Lo Priore, founder e ceo, insieme a Amedeo Clavarino, Marco Mocarelli e Giulio Maleci, Carlo Montenovesi. L’azienda offre una piattaforma AI integrata (composta da un macchinario PCR portatile bCUBE, reagenti e software) per effettuare test del Dna in modo semplice, con risultati in loco in meno di 90 minuti.

In un contesto in cui gli scandali per contraffazioni alimentari sono in crescita in tutto il mondo e molte compagnie si dedicano al controllo qualità e alla trasparenza nella supply chain, Hyris offre test con qualità, efficienza e scalabilità superiore, ad un costo minore. Hyris mira a generare esternalità positive fornendo al settore un database sulla sicurezza alimentare. Tutto ciò è reso possibile grazie a un network di bCUBE (device di testing portatile) interconnessi, ed un set di reagenti, bKITS, prodotti su misura per specifiche sequenze di DNA.

 

Questo round permetterà ad Hyris di potenziare i canali commerciali e rafforzare il marketing, oltre a rendere i test alimentari disponibili in tempo reale, funzionali e scalabili per qualunque attore sul mercato. Hyris ha focalizzato la sua attenzione sul settore dei nutrienti lavorando in contemporanea su settori complementari, come virologia, farmaceutica ed epidemiologia. Nelle ultime settimane Hyris ha adattato i suoi sistemi per rilevare la presenza del Covid-19 usando reagenti conformi con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Con il 10%1 del cibo che consumiamo complessivamente, contaminato o contraffatto, non può esserci momento migliore per rivoluzionare il mercato e creare un sistema alimentare più sano e affidabile”, spiega George Coelho, co-fondatore e Partner di Astanor Ventures. Stefano Lo Priore, ceo di Hyris, commenta: “Siamo felicissimi di unire le forze con Astanor, uno dei migliori fondi di venture capital nel deep-tech. Grazie al supporto di Cross Border Growth Capital siamo stati nella posizione di poter scegliere l’investitore più adatto fra i diversi interlocutori interessati.”

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