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Confitarma, proroga di un anno per il presidente Mattioli

mario mattioli confitarma

Stavolta è accaduto tutto in video-conferenza, a distanza come impongono le regole nella stagione del Covid-19, con i partecipanti che sfoggiano un look più informale degli appuntamenti ‘in presenza’: camicia sbottonata, niente giacca e cravatta, a parte qualche eccezione, tra cui il presidente Mario Mattioli e il direttore generale Luca Sisto. Si è tenuta così il 30 giugno a Roma l’assemblea della Confederazione Italiana Armatori che, in via straordinaria anche per assicurare la continuità degli organi confederali durante l’emergenza, ha deliberato all’unanimità di prorogare fino ad un anno la durata del mandato del presidente Mattioli e di tutti gli altri organi confederali. Il Consiglio, tenutosi prima dell’assemblea, aveva già approvato, sempre all’unanimità, la sua proposta di nominare Mariella Amoretti e Lorenzo Matacena vicepresidenti.

 

Dopo aver ricordato le iniziative adottate da Confitarma per fronteggiare la grave situazione determinatasi a causa della pandemia, Mattioli si è detto “fortemente deluso perché il Governo ha praticamente ignorato il comparto marittimo nei provvedimenti che ha adottato, nonostante le nostre navi non si siano mai fermate e abbiano assicurato l’approvvigionamento di presidi sanitari, farmaci, beni ed energia, anche con grande sacrificio dei marittimi per molti dei quali non è ancora possibile effettuare i necessari cambi di equipaggi”. Il Presidente ha comunque riconosciuto che molte situazioni complesse sono state risolte grazie al buon rapporto con le istituzioni.

 

Delle dieci misure urgenti che la Confederazione aveva presentato al Governo sono state solo parzialmente accolte quelle per la liquidità, di fatto confluite nelle norme per tutte le imprese insieme al Fondo Solimare. “Nulla è stato previsto – ha sottolineato il presidente – per l’abolizione dell’addizionale dello 0,5% sulla Naspi e per l’abbattimento dei costi portuali. Confidiamo, però, che durante l’iter parlamentare di conversione in legge siano inseriti almeno i due provvedimenti prioritari in questo momento: l’intervento, a costo zero per l’Erario, per consentire crociere tra porti nazionali alle navi di bandiera italiana iscritte nel Registro internazionale e il fondo di almeno 32 milioni per ristorare parzialmente il fatturato di tutte le aziende con unità iscritte nel Primo registro, escludendo solo quelle adibite alla pesca e al rimorchio portuale in concessione”.

 

Mattioli ha poi elencato le priorità da perseguire a emergenza finita: “Nulla sarà più come prima e noi lavoreremo per ottenere una governance strutturata e dedicata alla nostra industria, puntando molto – anzi moltissimo – sulla necessaria semplificazione normativa del Codice della navigazione, ormai datato, per garantire la competitività del nostro Tricolore, specialmente in funzione dell’apertura del Registro Internazionale alle bandiere europee”.

 

Il presidente ha concluso sostenendo che la pandemia ci ha insegnato come il senso di appartenenza al nostro Paese sia fondamentale per poter concretamente affrontare le sfide, “ma ancor più, abbiamo capito che la ripresa socio-economica e il superamento di questa crisi potrà avvenire solo se agiremo tutti insieme, risvegliando il senso di comunità e la marittimità dell’Italia”.

 

L’Assemblea ha poi approvato, all’unanimità, il bilancio consuntivo e la Relazione del Consiglio per l’anno 2019 che, data la situazione contingente, è stata incentrata quasi esclusivamente sulle problematiche create dal Covid-19.

 

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