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Superlega, ora è solo una questione di soldi

Ora è solo una questione di soldi. E ci sta pensando il colosso di Wall Street JP Morgan, assieme ad altri finanziatori. Sei miliardi di dollari, cinque miliardi di euro per il lancio dell’European Premier League, l’ormai famosa e mediatica Superlega. Il progetto di restyling della Fifa del calcio europeo (Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Spagna) che si è visto ingigantire i difetti e i limiti di crescita dal Covid-19.

 

Un sistema ricco ma saturo, che dipende eccessivamente dalla vendita dei diritti televisivi. Dunque, come rivelato da Sky Sports UK (annuncio formale atteso a fine ottobre), ecco l’idea della Fifa, l’European Premier League, con un format da 12 o 18 squadre, o forse anche di più, per non scontentare le grandi del calcio europeo: il meglio del football europeo, tra coppe e bilanci da centinaia di milioni di euro. Per l’Italia, il trio Juventus, Inter, Milan e pare sia stato contattato il Napoli, che attraverso il suo presidente, Aurelio De Laurentiis, sostiene un progetto simile da almeno cinque anni.

 

Il calendario – ed è questo l’elemento di rottura tra Fifa ed Uefa, che organizza la Champions League e si vede spiazzata e all’angolo – sarebbe più leggero, girone all’italiana per le partecipanti e poi i playoff. Partite probabilmente disputate nel weekend per massimizzare il prodotto in tv, con ridimensionamento dei campionati nazionali, che si svolgerebbero in settimana. Per una guerra tra colossi con parecchi passi falsi da farsi perdonare: la Fifa, attraversata da scandali finanziari, che ha portato i Mondiali in Russia prima e poi in Qatar. E l’Uefa (dovrebbe dare il suo assenso al progetto) che ha chiuso gli occhi più volte sulle violazioni al Fair Play Finanziario di Psg e Manchester City prima di prendere provvedimenti di plastica e che dal via alla pandemia si è segnalata soprattutto per aver consentito lo svolgimento di Liverpool-Atletico Madrid, a marzo, e poi costretto il Napoli alla trasferta a Barcellona, nella prima decade di agosto, con oltre mille contagi quotidiani in Catalogna.

 

Ma è il sistema calcio che si è esaurito dal punto di vista finanziario, ecco perché arriva la Superlega. E un antipasto c’è stato qualche giorno fa con la sortita di Liverpool e Manchester United, unite per il varo della rivoluzione in Premier League, la Nba del calcio europeo che aveva in mente meno partite e più soldi per i club minori. E se quel disegno, ribattezzato Project Big Picture, per ora in Premier League non è andato a segno, magari il cambio di passo si avrà con la Superlega, che in Italia non è vissuta con passione dal numero uno bianconero Andrea Agnelli, che da presidente dello European Club Association (ECA) proprio un anno fa si era schierato contro l’idea della Superlega, puntando maggiormente sulla ricalibratura dei calendari, tra campionati, Coppe e nazionali.

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