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Coronavirus: Salvini, “collaborazione è sì a cure domiciliari con idrossiclorochina”

salvini

Curare a domicilio i positivi al Covid nella fase iniziale con idrossiclorochina, per evitare il sovraffolamento negli ospedali. E’ la richiesta sostenuta e illustrata dalla Lega in una conferenza stampa del segretario, Matteo Salvini, e del senatore Armando Siri. A supportarla i medici Pietro Garavelli, Luigi Cavanna e Andrea Fumagalli, che raccontano di pazienti curati con successo nella fase iniziale del virus con questa terapia, che invece si rivela inefficace e inutile se somministrata quando ormai si è reso necessario il ricovero.

 

L’idrossiclorochina è un principio attivo presente in prodotti medicinali con indicazione approvata per alcune patologie reumatologiche, quali il trattamento dell’artrite reumatoide. Dall’inizio della pandemia, l’idrossiclorochina è stato uno degli argomenti più divisivi in merito a come i curare i pazienti della Covid-19, dopo dei primi casi in cui sembra portare a effetti positivi. Già a maggio Donald Trump (che poco tempo fa è rimasto contagiato dal virus ed ha avuto serie complicazioni mediche, prima di guarire) dichiarava di averne cominciato a prendere delle dosi settimanalmente in via preventiva, e di “sentirsi benissimo”. Anche il presidente brasiliano Bolsonaro ne ha tessuto le lodi, per un periodo.

 

Ma l’efficacia dell’idrossiclorochina non sembra mai essere stata accertata dalla comunità scientifica, nè per la cura né per la prevenzione della malattia.”L’idrossiclorochina non cura né previene Covid-19 e chi è asintomatico – pur se non malato – può contagiare gli altri”, ha scritto su Twitter, qualche giorno fa, il famoso virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Roberto Burioni. “Chi in questa tragedia diffonde bugie pericolose o alimenta complottismi che immaginano la sparizione di cure in nome di interessi oscuri è un irresponsabile”.

 

Matteo Salvini invece è convinto che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, debbano sostenere “oggi l’approvazione dei protocolli sperimentali di cura domiciliare Covid 19. Questo per me è collaborazione”, ha aggiunto, riferendosi all’apertura alle opposizioni da parte del Premier effettuata negli scorsi giorni. Se si seguisse questa strada, il Covid, sostiene il senatore Siri, “sarebbe una malattia che tranquillamente si può curare a casa. Avremmo risolto il problema dell’emergenza e potremmo tornare alla normalità”. Del resto “è nel protocollo cinese e tedesco, diffusa e commercializzata da 50 anni contro l’artrite reumatoide e il lupus”.

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