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Mancano poche settimane a Natale. E alla fine di un anno, il 2020, che rimarrà nella storia come uno dei più complessi, almeno dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il mondo intero ha conosciuto un’emergenza, insieme sanitaria, sociale ed economica, che nessuno poteva immaginare in queste proporzioni. L’epidemia del Coronavirus, in attesa che arrivino vaccini che possano essere disponibili per tutti, condiziona, fino quasi ad annullarle nei passaggi più difficili, le libertà personali e quelle di spostamento e aggregazione.

 

Le conseguenze stanno profondamente modificando le abitudini e comprimendo le possibilità di esprimersi. E stanno anche creando una frattura profonda in termini di disuguaglianze.

 

Avevamo iniziato a contare i danni e stavamo provando a ricostruire, a ripartire. Poi l’estate si è rivelata solo una tregua, accompagnata dalla colpevole, diffusa, illusione di aver messo alle spalle il problema. Siamo tornati bruscamente indietro avvicinando, fino quasi a saldare, i due picchi della crisi, marzo-aprile e ottobre-novembre. Restano tutte le responsabilità accumulate da chi doveva prendere decisioni per evitare che questo succedesse, trovandoci esposti e impreparati come se nulla fosse già successo. Ora, devono coesistere gli sforzi per limitare i danni, soprattutto per le categorie più colpite, e quelli per non perdere di vista le prospettive, i progetti, il futuro.

 

Raccontiamo in questo numero il lavoro che soffre, in tre città diverse: Milano, Roma, Napoli. E approfondiamo la trasformazione che attraverseranno quattro settori chiave: l’energia, i trasporti, l’industria e la moda.

 

Anche quest’anno, è arrivato l’appuntamento con Businessperson of the year, il ranking che individua i manager che meritano una segnalazione in otto settori diversi: industria, finanza, energia, food, tech, pharma, moda e startup. Ci sono alcune novità rispetto alla scorsa edizione. Una di approccio: abbiamo cercato di privilegiare ancora di più la parità di genere. Un’altra, sostanziale. Per la prima volta, abbiamo scelto di selezionarne uno, tra loro: è l’amministratore delegato di CDP, Fabrizio Palermo. Un riconoscimento non solo personale, ma anche al ruolo che ha assunto Cassa nel sistema economico italiano, in questa fase così delicata. In un’intervista che parte dai dossier aperti e ripercorre anche le tappe chiave dell’evoluzione di CDP, Palermo racconta cosa vuol dire essere oggi al timone di una macchina che non si ferma mai.

 

Pubblichiamo un’inchiesta che apre uno scenario nuovo per la corsa al nuovo sindaco di Roma. Un buco da 9 mld: sono debiti dimenticati, sospesi e contestati, che il Comune, messo alle strette dalla Corte dei Conti, ha dichiarato di aver scoperto nelle carte dell’assessorato al Patrimonio e all’Urbanistica.

 

Dalla redazione americana, tre importanti storie al femminile. Quella di Jane Fraser, che sta per diventare Ceo di Citi e la prima donna a guidare una delle più importanti banche di Wall Street. Quella di Alicia Boler Davis, che ha aiutato Amazon a gestire l’ondata di ordini arrivati durante la pandemia. E quella di Carol Tomé, che a giugno ha preso le redini di Ups. Infine, un approfondimento sulla NBA: per salvare la stagione ha affrontato costi giganteschi e sfide logistiche inimmaginabili. Intanto, si è alleata con i giocatori sui temi sociali. Il risultato è stato un esempio di leadership imprenditoriale.

 

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