Una sola via d’uscita per evitare l’apertura formale della crisi di governo. Da trovare, preferibilmente, entro le 17,30. Un accordo dentro il perimetro dell’attuale magggioranza per concordare squadra e programma. Si sta lavorando per scongiurare una crisi al buio, con la disperata e sconclusionata ricerca di una nuova maggioranza in Parlamento.
Per raggiungere l’obiettivo servono due passi indietro. Quello, scontato, di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva dovrebbe garantire l’operazione e rinunciare allo scontro in campo aperto. E quello, meno evidente ma altrettanto essenziale, di Giuseppe Conte. Il premier dovrebbe pubblicamente ricomporre con Italia Viva, dopo lo stop fatto trapelare ieri rispetto all’ipotesi di un nuovo esecutivo sostenuto anche dal partito di Renzi.
Non è da escludere, a questo punto, che tutto questo possa avvenire senza l’apertura formale di una crisi di governo. In questo caso, si potrebbe arrivare alle decisione di non ritirare la delegazione al governo di Italia Viva, concordando un rimpasto da gestire con un percorso ‘protetto’ e secondo le indicazioni del Quirinale.
Nonostante la tensione sia altissima, senza il passaggio formale del passo indietro di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto resta aperto lo scenario di una ricomposizione. Certo, sembra surreale poter archiviare le ultime settimane, e in particolare gli ultimi giorni, come se nulla fosse accaduto.