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Ferrari, risultati 2020 oltre le attese. Utile in calo del 13%

Di LuxuryandFinance – La “gamma di prodotti più bella, innovativa e ampia della storia” del marchio Ferrari e la resilienza durante la pandemia hanno consentito al Cavallino Rampante di chiudere il 2020 con risultati superiori alle attese e di potere confidare in un 2021 di crescita, anche grazie a un buon incremento degli ordini dalla Cina. E se sul fronte F1 i risultati obbligano a un bagno di “umiltà” e a un grande impegno per migliorare i risultati, il traguardo di un modello totalmente elettrico si raggiungerà entro il decennio. Intanto, Ferrari si prende “tutto il tempo necessario per individuare il migliore Ceo possibile” dopo l’uscita di Louis Camilleri, assicura il presidente e amministratore delegato ad interim John Elkann.

 

 

La casa automobilistica di Maranello chiude il 2020 con risultati “superiori alla guidance per tutte le metriche, sostenuti da un quarto trimestre record”. L’utile 2020 si è attestato a 609 milioni di euro, in calo del 13% rispetto all’anno precedente; è di 534 milioni l’utile netto adjusted (-24%), mentre il giro d’affari raggiunge i 3,46 miliardi, in diminuzione dell’8,1% sul 2019. Nell’anno appena concluso le vetture consegnate sono state 9.119 unità, con un decremento del 10% rispetto all’anno precedente. Questo, nota l’azienda, “a seguito della sospensione produttiva di sette settimane nel primo semestre 2020 e della temporanea chiusura dei concessionari a causa della pandemia da Covid-19”.

 

Il recupero della produzione nella seconda parte dell’anno ha però compensato in parte la contrazione del primo. Le vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) e a 12 cilindri (V12) sono diminuite rispettivamente del 10,3% e del 9%.

 

In generale le consegne sono state impattate dalle geografie: Emea e Resto dell’Apac sono in linea con l’anno precedente, mentre le Americhe hanno registrato una flessione del 19,8%. La Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato una diminuzione del 45,5%, dovuta principalmente alla decisione di anticipare le consegne nel 2019.

 

Nel 2020, per la prima volta nella storia di Ferrari, sono state presentate tre nuove vetture con eventi digitali dedicati: la Ferrari Portofino M, la SF90 Spider e la 488 GT Modificata, le cui consegne inizieranno nel 2021. Tornando ai numeri, l’Ebitda è diminuito del 10% o 12,7% a cambi costanti rispetto all’esercizio precedente e si è attestato a 1.143 milioni con un margin pari al 33%. L’Ebit 2020 è stato pari a 716 milioni, con un calo del 21,9% o 25,3% a cambi costanti. I volumi hanno avuto un impatto negativo (126 milioni di euro) dovuto alla diminuzione delle consegne. La variazione del mix / prezzo è stata positiva (130 milioni) grazie all’aumento delle Ferrari Monza SP1 e SP2 e al mix prodotti più ricco, nonostante un numero inferiore di FXX-K EVO.

 

Tale variazione è stata leggermente compensata dal minore contributo apportato dai programmi di personalizzazione, in linea con il calo delle consegne e la graduale uscita di produzione della famiglia 488 Pista. L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2020 è stato pari a 543 milioni, rispetto a 337 milioni al 31 dicembre 2019. Nel corso del 2020 sono state riacquistate azioni proprie per un totale di 130 milioni di euro e distribuiti 212 milioni di dividendi. Per il 2021 è stata confermata la guidance “a condizione che l’operatività – fa sapere Ferrari – non sia impattata da ulteriori restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 che punta a raggiunge 4,3 miliardi di ricavi, superiori dunque al giro d’affari del 2020. La stima è anche per un Ebitda compreso fra 1,45 e 1,5 miliardi e un Ebit fra 0,97 e 1,02 miliardi.

 

Elkann, in occasione della call con gli analisti, ha voluto evidenziare che quelli raggiunti nel 2020 sono stati “risultati record” che mostrano tutta la “forza del nostro business model”, ma anche la “resilienza” del gruppo che ha affrontato bene la volatilità e l’emergenza sanitaria. Addirittura, “abbiamo superato la guidance” 2020 ha detto Elkann, sottolineando anche che ora Ferrari vanta “la più bella e ampia gamma di prodotti della storia”.

 

E se per l’individuazione del nuovo Ceo “prenderemo tutto il tempo necessario” per identificare “la migliore figura possibile” con un Comitato è stato istituito allo scopo, Elkann assicura anche l’impegno nel percorso verso la “carbon neutrality” sia in generale per la società di Maranello, sia per la Formula 1. Riguardo a quest’ultima Elkann si è detto “non soddisfatto dei nostro risultati, ma lavoreremo con grande umiltà e dedizione per cambiarli”. Infine il direttore finanziario, Antonio Picca Piccon, ha anche anticipato che il portafoglio ordini è in grado si coprire l’interno 2021. In particolare è dalla Cina che gli ordini mostrano una “significativa crescita”. In occasione della call è stato annunciato anche il prossimo Capital Markets Day che si svolgerà nella prima metà del 2022.

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