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Mbappè al Liverpool? Ci pensa Lebron

Mbappè al Liverpool? Ci pensa Lebron James. La strategia commerciale per il passaggio dell’attaccante del Paris Saint Germain, autore di una tripletta contro il Barcellona, al Liverpool è iniziata da qualche tempo e l’autore della sceneggiatura pare essere proprio il numero 23 dei Los Angeles Lakers. Nella prima settimana di gennaio infatti i due campioni, dopo essersi scambiati la foto profili dei rispettivi account Instagram, hanno lanciato assieme, sempre via Instagram, una nuova doppia collezione di scarpe, le Nike Lebron 18 (in riferimento alla 18esima stagione nella Nba per James, quattro titoli e dieci presenze in finale) e le Nike Mercurial Superfly 7 Chosen 2 per la punta francese, legato al marchio Air Jordan, come il compagno di squadra Neymar.

James e Mbappè assieme, il re del basket e l’erede al trono di Messi e Cristiano Ronaldo nel calcio, un combinato di oltre 120 milioni di seguaci sulla piattaforma che conta oltre 1,1 miliardi di utenti attivi al mese. Sia James che Mbappè sono legati a un ricco accordo commerciale con Nike, anzi per il fenomeno dei Lakers si tratta di un contratto a vita stipulato molti anni fa, in cambio di oltre un miliardo di dollari.

E se la stima, in campo e fuori, tra James e Mbappè procede a gonfie vele, perché non portare l’asso francese al Liverpool? Mbappè infatti non ha fatto mistero sui dubbi di un rinnovo con il Paris Saint Germain. Ma siamo nell’era Covid-19 e anche la proprietà dei parigini, la famiglia Al-Thani che ha investito nel club oltre un miliardo di euro nel corso degli anni, pare non possa ricoprire d’oro Mbappè, anche perché potrebbero sfumare i ricavi dalla cessione dei diritti televisivi della Ligue 1 dei prossimi anni (offerte basse da Amazon, Discovery e Dazn).

E quindi la strada verso Anfield Road, verso Klopp, Firmino e Manè (non Salah, che dovrebbe finire al Real Madrid) è garantita da James, da dieci anni anche titolare di un pacchetto di azioni del Liverpool, pagate poco più di cinque milioni di euro. Uno degli affari fuori dal parquet di James, che oltre a essere il più forte cestista della sua generazione e anche un imprenditore di successo, con un vasto portfolio di brand da esibire, assieme ad amicizie influenti, tipo quella con Warren Buffett.

Dunque, un affare con la regia di Lebron e condotto da Nike, che secondo il Liverpool Echo, dovrebbe corrispondere circa 75 milioni di euro annui ai Reds per calzare il materiale con lo swoosh (il precedente accordo era di 30 milioni annui), oltre a una royalty del 20% sulla quantità di merce vendute da Nike associata al brand Liverpool. E se ci pensa Lebron con i suoi buoni uffici, si tratta senza dubbio di un nuovo modo di fare mercato, il binomio tra un grande marchio e un testimonial d’eccezione che tirano le fila della trattativa. Forse l’unica strada concessa dalla pandemia, che impedisce alle società di pagare cifre a svariati zeri per il cartellino e che devono anche ridimensionarsi sul monte ingaggi.

L’estratto conto di Barcellona (ricoperto di debiti) e Real Madrid che ricorre a fondi per la liquidità necessaria per portare a termine la stagione certifica la nuova era del pallone, attenzione ai conti e nessun volo con la fantasia. Ma Mbappè potrebbe rappresentare l’eccezione, un affare con potenziali dividendi per tutti. Dal calciatore al Psg al Liverpool e allo stesso Lebron: le sua azioni potrebbero schizzare alle stelle con i Reds trascinati da Mbappè.

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