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Draghi a Bergamo: lo Stato c’è e ci sarà

Un messaggio essenziale e diretto: “Lo Stato c’è e ci sarà”. Il premier Mario Draghi, a Bergamo Giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, sceglie di rivolgersi ai bergamaschi con le sole parole che possono sintetizzare gli sforzi che vanno messi in campo per uscire dall’emergenza sanitaria e lasciarsi alle spalle la drammatica esperienza vissuta con la pandemia. “Avete vissuto giorni terribili in cui non c’era neanche il tempo di salutare i propri cari. Tante immagini hanno colpito l’Italia e il mondo, ma una sola resta indelebile. La colonna dei carri militari. Questo luogo è il simbolo del dolore di un’intera nazione”, dice all’inaugurazione del Bosco della memoria. Poi, il presidente del Consiglio aggiunge: “Non accadrà più che le persone fragili non vengano più assistite e protette. Solo così il luogo della memoria sarà il simbolo del nostro riscatto”.

Draghi si sofferma sul valore del ricordo. “Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini”, dice, prima di rendere omaggio agli ‘eroi ‘ di Bergamo. “Ricordare i tanti e magnifici esempi di “operatori del bene” espressi nell’emergenza da questa terra ci dà la misura della sua capacità, del suo sacrificio”. E, ancora: “Vorrei ricordare gli operatori dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. In questi mesi hanno dato un contributo straordinario di professionalità e di dedizione, spesso pagato con la vita. Vorrei ricordare il miracolo – e non si può definire diversamente – dell’ospedale da campo della Fiera di Bergamo. Allestito in pochi giorni dagli Alpini, dalla Protezione Civile e dagli artigiani volontari. E sostenuto dalla grande generosità dei cittadini bergamaschi. Il sindaco Giorgio Gori ricorda nel suo libro – che ha come titolo “Riscatto” – anche i mille volontari, ragazze e ragazzi, che hanno aiutato le persone in difficoltà. Il sindaco li ha chiamati, a ragione, i “nuovi mille” di Bergamo”.

Poi, il capitolo vaccini. “L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche”, assicura il premier, ricordando di aver preso “decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti”.

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