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Report N26, in Italia il calo più intenso dei consumi, su i risparmi

L’Italia, tra i quattro principali Paesi europei, è quello che subisce la riduzione più netta dei consumi con una contrazione del 30%. A metterlo in luce sono la digital bank N26 in collaborazione con l’Istituto tedesco di ricerca economica (Ifo) nel rapporto ifo-N26 Economic Monitor.

Gli altri tre Paesi protagonisti dello studio se la cavano leggermente meglio. In Spagna la spesa si è ridotta del 25%, mentre in Francia del 20%. La Germania è la migliore, con il calo più contenuto: 15%.

Scopo di questa ricerca, non solo capire come sono cambiate le abitudini di spesa nell’anno della pandemia, ma anche rilevare informazioni concrete sulle routine di risparmio dei consumatori nelle maggiori economie europee. Una sorta di termometro, per misurare il quadro della ripartenza del Vecchio Continente in un sistema economico totalmente mutato dalla crisi sanitaria. Il monitoraggio continuerà anche dopo la crisi creata dal Covid, ha ricordato un portavoce dell’istituto tedesco: “I politici, le imprese e il pubblico potranno beneficiarne anche a lungo termine”.

Analizzando nel dettaglio i dati dei clienti europei di N26 Bank emergono alcuni elementi interessanti. In tutte le principali economie europee la propensione al risparmio è aumentata sensibilmente. La Germania anche in questo caso è il Paese che registra l’aumento più consistente. I consumatori tedeschi hanno messo nei propri conti correnti il 42% in più del cash nel corso dell’intero 2020. Dopo i tedeschi seguono gli spagnoli con la media del risparmio che aumenta del 38%. In fondo al gruppo Italia e Francia con un incremento del 30%.

A Berlino le cose vanno meglio anche per quanto riguarda la ripresa dei livelli di spesa. I consumatori tedeschi sono quelli che stanno tornando a spendere di più seguiti dai francesi. Al terzo posto ci sono gli spagnoli. Ultima anche in questa voce statistica l’Italia.

Insieme alla flebile ma incoraggiante ripresa dei consumi cresce anche la popolarità delle forme di pagamento digitale. L’utilizzo dei metodi di pagamento digitale come Apple Pay e Google Pay tra i clienti italiani ha visto un balzo del 40% nel corso del 2020. Il dato è di per sé incoraggiante. Lo è un po’ meno, però, se lo si paragona con gli altri Paesi europei. In Spagna, ad esempio, metodi come Apple e Google Pay si usano il 79% in più dell’epoca pre-Covid. Quasi come in Francia, dove il loro impiego è cresciuto del 74%.

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