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Euronext compra Borsa Italiana e sposta il data center a Bergamo

Ora è definitivo: Euronext ha completato oggi l’acquisizione del gruppo Borsa italiana per un corrispettivo finale di 4,44 mld di euro. E adesso, con la formazione di quella che dovrebbe affermarsi come la prima piazza di quotazione europea, può iniziare lo spostamento di equilibri (e come ha annunciato Euronext, di infrastrutture), all’interno dei mercati finanziari del Continente.

Il trasloco del data center a Bergamo

Euronext, infatti, trasferirà il suo “core data center da Londra a Bergamo”, ha detto Stéphane Boujnah, ceo e presidente del managing board di Euronext, durante una conference call con le agenzie per presentare il closing dell’operazione su Borsa italiana e i conti di Euronext. Il data center a Bergamo, ha aggiunto, è un “chiaro segnale” degli investimenti “massivi” che Euronext riserva all’Italia. “Sarà il più grande investimento in Italia ed è un asset critico”, ha sottolineato Boujnah.

Per il data center è stato firmato un contratto con Aruba, e l’inizio della migrazione è previsto per il 2022. Alla base della decisione di trasferire i dati Euronext (parte del percorso che porterà per il 2023 al passaggio dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma di trading Optiq), secondo il Ceo c’è anche la Brexit e, più in generale, la maggiore importanza dell’Italia nel business Euronext in termini di dimensioni delle attività: la voce e gli interessi italiani secondo il Ceo “verranno sentiti a tutti i livelli” in Euronext. “Questa è una transazione in cui l’Italia entra dalla porta principale”.

La governance e i numeri

Mentre il piano di integrazione tra Euronext e Borsa Italiana è in fase di sviluppo, la governance è già definita, spiega la stessa Euronext in una nota. Cdp Equity e Intesa Sanpaolo, come previsto, entrano a far parte del gruppo come azionisti di riferimento di Euronext attraverso la sottoscrizione di un collocamento privato dal valore di 579 milioni, assumendo un impegno di lungo periodo.

La governance prevede “un membro del consiglio di sorveglianza italiano indipendente, che sarà il prossimo presidente del cds, e un membro del cds in rappresentanza di Cdp Equity, come rappresentante degli azionisti di riferimento, da proporre all’assemblea degli azionisti dell’11 maggio 2021”. Il banchiere Piero Novelli e Alessandra
Ferone, chief risk officer di Cdp, sono stati nominati nel consiglio di sorveglianza di Euronext.

L’operazione posiziona Euronext come infrastruttura di mercato paneuropea leader in uno scenario europeo post-Brexit. Sarà la “prima piazza di quotazione in Europa, con oltre 1.870 società quotate e un totale di 5,1 mila miliardi in termini di capitalizzazione di mercato” e la prima piazza europea per il finanziamento dell’equity, con oltre 63,6 miliardi raccolti nel 2020 dagli investitori per finanziare società in Europa”.

“La giornata odierna segna un nuovo capitolo nella storia di Euronext e dei mercati dei capitali europei. Con il perfezionamento dell’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana, Euronext concretizza la propria aspirazione di costruire la principale infrastruttura di mercato paneuropea, collegando le economie locali ai mercati globali dei capitali, a beneficio di tutti i partecipanti di mercato, attraverso tutti i mercati di Euronext”. Lo afferma Stéphane Boujnah, chief executive officer e chairman del managing board di Euronext, che oggi ha completato l’acquisizione di Borsa Italiana per 4,4 miliardi di euro.

“Il Gruppo – rimarca Boujnah – significativamente ampliato, si colloca ora come principale piazza per la quotazione e per i mercati secondari in Europa, sia per il finanziamento obbligazionario sia per quello azionario. Inoltre, Euronext accresce il grado di diversificazione delle sue attività con nuove competenze nella negoziazione di titoli e nel clearing a reddito fisso, così come nel consolidamento di un importante Csd. Questa operazione rafforza il profilo di Euronext e migliora le sue prospettive strategiche di crescita futura”. E conclude: “Oggi consolideremo i risultati del Gruppo Borsa Italiana, un evento che rappresenterà un notevole cambiamento di scala e di profilo per il Gruppo combinato. Annunceremo il nostro piano strategico combinato nel quarto trimestre del 2021”.

I conti del trimestre

Euronext chiude i primi tre mesi del 2021 registrando una crescita dei ricavi del +5,2%, a 249,2 milioni di euro. L’Ebitda si è attestato a 148,7 milioni (-0,9%), con Ebitda margin al 59,7% (-3,7 punti); l’Ebitda margin (like-for-like a tassi di cambio costanti) al 61,5%. L’utile netto registrato, quota del Gruppo è pari a 98,2 milioni di euro (+2,2%). “Nel primo trimestre del 2021, Euronext ha registrato una crescita dei ricavi del +5,2%, a 249,2 milioni di euro grazie a una solida performance organica nelle attività non legate al trading e al contributo delle recenti acquisizioni – commenta Stéphane Boujnah, chief executive officer e chairman del managing board di Euronext – Anche se il primo trimestre del 2020 è stato un periodo senza precedenti sotto molti punti di vista, abbiamo continuato a riscontrare nel primo trimestre del 2021 i frutti della nostra strategia di diversificazione e delle dinamiche strutturali di mercato del 2020. Abbiamo registrato un Ebitda margin del 59,7% nel Q1 2021 e raggiunto le sinergie previste a Oslo con un anno di anticipo e proseguito con la nostra politica di controllo dei costi”. E conclude: “L’Eps adjusted è salito del 6,3%, a 1,53 euro per azione, con i dividendi ricevuti che hanno controbilanciato i costi eccezionali legati all’acquisizione del Gruppo Borsa Italiana”.

Per finanziare l’acquisizione di Borsa Italia Euronext sosterrà un aumento di capitale di 1,8 miliardi di euro ed emetterà un debito con scadenza a lungo termine di 1,8 miliardi. Il resto necessario a coprire i 4,4 miliardi di euro, coperti al momento dal prestito ponte di Euronext, arriveranno dall’utilizzo di liquidità esistente pari a 0,3 miliardi e dal private placement a Cdp e Intesa Sanpaolo, pari a 0,6 miliardi. Euronext dichiara di impegnarsi a “mantenere un rating di credito investment grade, con un rapporto tra il debito netto pro forma e l’ebitda pro forma di 3,2 volte, al 31 dicembre 2020, che si prevede venga ridotto al di sotto di 3 volte entro la fine del 2022”. Inoltre, “Euronext non prevede alcun cambiamento del pay-out del 50% dell’utile netto registrato all’interno della sua politica di distribuzione di dividendi”.

In relazione al progetto di acquisizione del gruppo Borsa Italiana da parte di Euronext, intanto, la Consob ha comunicato di aver “adottato le decisioni di non opposizione/approvazione con riguardo alle società Borsa Italiana Spa e Monte Titoli Spa e ha rilasciato la propria intesa alla Banca d’Italia relativamente a Cassa di Compensazione e Garanzia Spa. L’invio agli acquirenti delle decisioni, e di alcune complementari indicazioni di vigilanza, si è completato lo scorso 22 aprile”.

L’acquisizione di Borsa Italiana da parte del gruppo Euronext comporta intanto per quest’ultimo un “aumento del rischio finanziario” con un “netto deterioramento della posizione finanziaria” e un “forte aumento della leva”. Lo sottolinea l’agenzia S&P motivando il taglio del rating fdi Euronext, che scende a BBB, ma con un outlook
stabile. S&P segnala tuttavia come con l’operazione Euronext “è cresciuta in misura sostanziale, consolidando la sua posizione come il più grande pool di liquidità in Europa per le azioni cash, diversificando ed espandendo le sue attività post-negoziazione”. “Ci aspettiamo – continua l’agenzia – che questa posizione strategica supporti la
performance, la redditività e il rating del gruppo nel medio termine”.

Tuttavia, segnala S&P, “nell’ambito dell’operazione, Euronext ha anche acquisito la controllata di compensazione CC&G, che a nostro avviso aumenta i rischi di compensazione e regolamento”.

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