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Terna, cedola a 26,95 centesimi. “Transizione passa da elettrificazione”

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“L’elettrificazione, accompagnata dallo sviluppo delle fonti rinnovabili, è madre della transizione ecologica ed è per definizione sostenibile: nei criteri della tassonomia europea, gli investimenti regolati di Terna sono infatti considerati al 95% sostenibili”. Ad affermarlo, nella lettera agli azionisti pubblicata in occasione dell’Assemblea di Terna che ha approvato il bilancio di esercizio 2020, sono il presidente Valentina Bosetti e l’ad Stefano Donnarumma. Oltre a ricapitolare gli investimenti e i risultati del 2020 nell’assemblea è stato reso noto anche il dividendo 2020, pari a 26,95 centesimi di euro.

Dividendo e mercati

Il dividendo, in cui è incluso l’acconto di 9,09 centesimi dello scorso novembre, è cresciuto dell’8% rispetto al 2019. Terna ha comunicato anche che “l’Assemblea ha autorizzato, previa revoca dell’autorizzazione assembleare del 18 maggio 2020, con percentuale di 99,40% dei voti, il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di n. 1,95 milioni di azioni ordinarie della Società, rappresentative dello 0,10% circa del capitale sociale, e un esborso complessivo fino a 10 milioni di euro”.

La performance finanziaria è una delle testimonianze del buon 2020 di Terna, secondo Donnarumma. “Nonostante il complesso scenario legato all’emergenza sanitaria, il titolo Terna chiude il 2020 in positivo, in controtendenza rispetto all’andamento dei principali mercati europei, a 6,250 euro/azione pari a una performance annua del +4,97%. Considerando sia la performance di borsa che l’impatto dei dividendi pagati nell’anno, il titolo Terna ha garantito un ritorno totale per i propri azionisti del 9,36%”.

Il piano industriale

Il 2020 ha portato con sé anche l’approvazione del nuovo Piano Industriale 2021-2025, che prevede circa 9 miliardi di euro di investimenti per i prossimi cinque anni e, ricorda l’Ad, “si pone l’obiettivo di rafforzare il ruolo centrale di Terna quale regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica. Il Piano, basato su investimenti sostenibili nella rete di trasmissione nazionale, consentirà all’Italia di fare il salto di qualità previsto dal Piano nazionale integrato energia e clima e contribuirà a generare valore per il Paese”. Ogni miliardo di investimenti in infrastrutture, infatti, rileva, “ne genera circa tre in termini di PIL e crea circa mille nuovi posti di lavoro. Uno dei pilastri della strategia di crescita futura è infine rappresentata dall’innovazione, sia tecnologica sia culturale. Le infrastrutture elettriche saranno sempre più al centro di ecosistemi basati su big data, intelligenza artificiale e tecnologie con l’obiettivo di rendere le reti ancora più efficienti”.

“Abbiamo grandi opportunità da cogliere ed elevate competenze distintive che – sottolineano Bosetti e Donnarumma – ci hanno reso un grande Gruppo e che ci permetteranno di raggiungere i nostri obiettivi a beneficio del sistema Paese. L’Italia può diventare l’hub energetico del Mediterraneo. Il nostro Paese è interconnesso con Francia, Austria, Svizzera, Slovenia, Montenegro, Grecia e Malta e, prospetticamente nei prossimi anni, lo sarà anche con la Tunisia, con l’obiettivo di creare un corridoio energetico che dall’Africa può arrivare fino al Nord Europa”. E alla base del raggiungimento di ogni risultato del Gruppo “c’è sempre l’eccellenza delle persone di Terna. Il 2021 sarà l’anno in cui adotteremo NexTerna, ovvero trasformeremo la nostra modalità lavorativa, per essere ancora una volta pionieri e registi della transizione”, sottolineano.

Lo stress test della pandemia

Secondo il presidente Valentina Bossetti, se l’italia ha resistito alla pandemia “è stato anche grazie alla tenuta del sistema elettrico, che fa perno sulla rete che Terna gestisce, assicurando un sistema di trasmissione elettrica al massimo livello. Superando la prova dell’emergenza abbiamo fatto il nostro dovere”. Ma non solo, rileva Bosetti: “Siamo andati oltre, utilizzando lo scenario eccezionale della pandemia come stress test per il sistema elettrico. Il calo della domanda elettrica e la priorità assegnata alla generazione da fonte rinnovabile hanno infatti aumentato il peso delle rinnovabili nel mix elettrico: queste fonti, per brevi periodi, sono arrivate a raggiungere la quota che era stata ipotizzata per la fine di questo decennio in pochi mesi. Nonostante tutto questo ce l’abbiamo fatta. Non solo il sistema elettrico ha retto, ma abbiamo sperimentato il futuro e ora siamo meglio attrezzati per prepararlo”.

Gli investimenti

Nel corso della seconda parte del 2020, ricordano Bossetti e Donnarumma, “sono proseguiti gli interventi per rendere il sistema elettrico ancora più affidabile; razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese; rinnovare e rendere più efficienti gli asset; sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione ecologica e accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico”.

Nell’ambito delle iniziative condotte da Terna nel 2020, particolarmente significativa, sottolineano, “è stata l’inaugurazione della nuova linea elettrica che collega Capri alla terraferma: 150 milioni di euro per un’infrastruttura totalmente invisibile e all’avanguardia tecnologica, che consente di fornire all’Isola Azzurra energia da fonti rinnovabili e di azzerare le emissioni inquinanti grazie alla dismissione dell’attuale centrale a gasolio presente sull’isola”.

La sostenibilità e il ruolo di Terna

Il collegamento di Capri, rilevano presidente e Ad, ha confermato l’impegno di Terna sul fronte della sostenibilità: secondo Bossetti “in questa fase di cambiamento globale, nel momento in cui il Paese è chiamato alle sfide poste dal Piano di Ripresa e Resilienza, a Terna viene assegnata una nuova missione, che si affianca a quella, garantita in modo impeccabile per molti anni, di assicurare alla collettività la trasmissione dell’energia elettrica e l’efficiente funzionamento della rete ad alta tensione. Nella nuova prospettiva l’obiettivo è realizzare la transizione energetica e la decarbonizzazione rendendo possibile l’integrazione delle fonti rinnovabili, non programmabili, nel mix produttivo dell’energia elettrica, e incrementando la sicurezza e la resilienza del sistema, risolvendo le congestioni di rete, potenziando le dorsali indispensabili al trasporto dell’energia dai luoghi di produzione a quelli di consumo, creando efficienti e diversi sistemi di accumulo dell’energia”.

Per Bossetti “la missione di Terna e l’idea stessa di sostenibilità coincidono. Perché per realizzare infrastrutture che durano per l’intero arco di una vita umana, occorre uno sguardo lungo. Bisogna risolvere i problemi dell’oggi pensando a ciò che accadrà nel tempo”. In questa prospettiva, aggiunge, “diventa ineludibile l’attenzione alla questione climatica perché contiene la chiave per capire gli stress ai quali le infrastrutture saranno sottoposte domani. E il 2020 ha aggravato le preoccupazioni climatiche: è stato fra i tre anni più caldi nella storia della meteorologia. Il ghiaccio marino artico è arrivato ai valori minimi. Si è registrato un nuovo record di uragani”.

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