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Come sta cambiando il private banking

Dopo la pandemia, i risparmi rimangono bloccati sul conto corrente. Secondo Alberto Martini di Mediolanum, per i consulenti questo significa dover aggiornare le proprie strategie. La versione completa di questo articolo, a firma di Alessandro Pulcini, è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2021.

IL PRIVATE BANKING non è cosa per tutti. Non è comune avere almeno 500mila euro da dover gestire, e sono più o meno queste le cifre da tenere in considerazione quando si parla del settore dei servizi finanziari che si occupa di consigliare ai clienti più ricchi i giusti prodotti di investimento. Eppure, allo stesso tempo, questo argomento riguarda tutti, perché riguarda l’economia intera.

Ci sono delle conseguenze, quando si riesce a movimentare i soldi di 600mila clienti con patrimonio tra 500mila e 5 mln di euro e quelli di 30mila clienti ancora più ricchi. Ad esempio, non si lascia una parte sempre più consistente di quelle somme a prendere polvere nei conti correnti, il che comporta dei costi (vedi articolo a pag 56).

Il dato preciso relativo alla liquidità presente nei conti correnti italiani è emerso dal bollettino Abi di marzo, ed è cresciuto di 200 mld rispetto al febbraio 2020, a quota 1.745 mld. Non è poco, dice Alberto Martini, direttore Wealth management di Banca Mediolanum: “Stiamo parlando di punti di Pil”.

Mediolanum è una delle maggiori protagoniste del panorama della gestione del risparmio. L’anno della pandemia si è chiuso con una raccolta netta totale positiva per 7,7 mld di euro, in crescita del 90% rispetto all’anno precedente. Il patrimonio della clientela supera i 93 mld di euro, con un +10%. E il private banking è cresciuto in doppia cifra: il numero di clienti è aumentato del 13% e il loro patrimonio è cresciuto del 15%.

Secondo Martini nel 2020 sono emersi driver che fanno la differenza, in termini di competitività. “Con la pandemia vince chi dà prossimità al cliente”, e “avere strutture che hanno investito anzitempo nel digitale”, come hanno fatto le banche reti, “è stato fondamentale”. Il cliente nel 2020 ha inoltre scoperto una verità fondamentale: il servizio non è un optional. E avere la guida di un esperto, soprattutto per i più abbienti, significa dare un certo valore agli investimenti, che “non necessariamente ti aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi di vita”, dice Martini.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di maggio 2021. Ci si può abbonare al magazine mensile di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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