NF24
Cerca
Close this search box.

L’addio di Ronaldo, un incastro di esigenze economiche

Esce Cristiano Ronaldo, che sembrava diretto verso Pep Guardiola e il Manchester City e che invece dovrebbe finire al Manchester United. Dovrebbe entrare un assegno da poco più di 25 milioni di euro, 28 secondo le ultime notizie riportate dalla Bbc, ovvero l’ultima fetta che la Juventus si è riservata per l’ammortamento a bilancio per l’acquisto del portoghese, tre anni fa, per 115 milioni di euro (commissioni comprese), dal Real Madrid. Insomma, si parte dai conti, perché l’addio di CR7 alla Juve negli ultimi giorni del mercato, dopo l’avvio della Serie A, è fortemente segnato da esigenze economiche.

I conti della Juve

Innanzitutto, quelle bianconere, che così si vedono alleggeriti dall’ingaggio da 31 milioni di euro di Ronaldo, che il fuoriclasse cinque volte Pallone d’Oro non ha minimamente voluto rivedere al ribasso, magari spalmandolo allungando il contratto che scade il prossimo giugno. Per arrivare al costo complessivo dello stipendio di Ronaldo vanno aggiunti 55 milioni di euro per la Juventus, dunque un peso totale da oltre 80 milioni di euro solo per la stagione in corso. Il Manchester United è una scialuppa di salvataggio per la Juventus: il suo passaggio alla corte dei Red Devils per il valore netto a bilancio consentirebbe un risparmio da circa 70 milioni di euro, tenendo conto dei costi di luglio e agosto della stagione in corso già sostenuti dalla Juventus. Una somma che incide parecchio anche per le casse del club bianconero, fiaccato come altri top club dalla crisi prodotta dalla pandemia ma che ha potuto contare da un doppio aumento di bilancio targato Exor, per un totale di 700 milioni di euro.

Un affare anche a costo zero

Paradossalmente, la Juve avrebbe avuto vantaggi anche se avesse chiuso la cessione a zero. Non a caso, Ronaldo è partito destinanzione Manchester prima ancora che l’offerta fosse arrivata. La rottura consumata tra Ronaldo e la Juventus, i rapporti logori con il super procuratore Jorge Mendes e l’uscita di scena del portoghese dal centro di allenamento della Juve, armadietto vuoto e poche lacrime per il suo saluto, era ormai un epilogo inevitabile. Se anche la partenza fosse stata a costo zero, la Juventus avrebbe iscritto a bilancio una minusvalenza di circa 25 milioni di euro, ma tra stipendio e ammortamenti, il risparmio complessivo sarebbe pari a 55 milioni di euro.

Quello che si perde senza Ronaldo

Certo, nel conto vanno considerati anche i vantaggi economici prodotti dall’arrivo di Ronaldo alla Juve: non solo i 110 gol, i due scudetti (non l’attesa Champions League) ma, tenendo come riferimento il 2019, ovvero l’ultimo anno precedente alla pandemia, i quasi 22 milioni di euro incassati dalla Juve dagli sponsor per la presenza di Ronaldo, compreso il bonus da 15 milioni da Adidas. E poi, il merchandising, legato anche alla potenza mediatica di Ronaldo sui social, con oltre 300 milioni di fan solo su Instagram: sempre nel 2019, + 10,2 milioni di euro, anche grazie al milione e più di magliette vendute. Infine, i ricavi da stadio, +14,2 milioni, con incrementi del costo di biglietti e abbonamenti.

Il bilancio finale

Insomma, Ronaldo dà e toglie, ma ora per la Juventus la priorità è togliere, tagliare i costi, ripartire da una punta meno forte e mediatica, ma compatibile con i costi. Mentre CR7 potrebbe accontentarsi di un biennale da 30 milioni complessivi e una vetrina a cinque stelle in vista dei Mondiali del Qatar, la sua ultima competizione internazionale con il Portogallo.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.