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Green pass, la tela di Draghi per estenderlo ai privati

Come aveva detto nell’ultima conferenza stampa, il tema non è se, ma “a chi” e “quanto in fretta”. Sull’uso del green pass Mario Draghi ha le idee molto chiare, vorrebbe che fosse esteso non soltanto ai dipendenti della pubblica amministrazione, ma anche al settore privato in particolare a quelle attività – come per esempio la ristorazione o le palestre – in cui c’è maggiore contatto con il pubblico.

L’ostacolo maggiore, per il momento, è ancora rappresentato dalla Lega. Nelle prossime ore, come fa capire Matteo Salvini al termine della riunione del consiglio federale, ci dovrebbe essere un confronto tra lui e il presidente del Consiglio. “Chiederò a Draghi che intenzioni ha. Per me non c’è bisogno di obblighi e il green pass meno complica la vita e meglio è. Ad esempio, prevederlo per il trasporto pubblico locale è una follia”.

Ma da sempre in questa storia il Carroccio ha due facce. Da una parte ci sono gli emendamenti al decreto Covid presentati in aula alla Camera che non vengono ritirati, sebbene ci sia una trattativa in corso all’interno della maggioranza perché venga evitata la fiducia. Dall’altra ci sono i governatori e, soprattutto, Giancarlo Giorgetti. Mentre, infatti, Salvini rilancia la linea dura e rimette in discussione persino l’obbligo per gli statali, ospite in mattinata del Salone del mobile di Milano, il ministro dello Sviluppo economico ha pronunciato parole che somigliavano tanto a un solco già bello che tracciato. “Le condizioni di sicurezza esigono che chi frequenta i luoghi affollati in qualche modo dia garanzie di non contagiare nessuno. Il green pass è una misura che va esattamente in questa direzione. Quindi, ne prevedo un’ulteriore estensione”.

Il luogo preposto alla decisione dovrebbe essere la cabina di regia in cui Draghi riunisce tutti i capi delegazione, ma per ora non vi è traccia di convocazione. In realtà, viene spiegato, l’idea del presidente del Consiglio sarebbe quella di arrivare all’appuntamento con il pacchetto quasi completo. Ossia, con un accordo a favore dell’estensione tra Confindustria (Bonomi ne parla già da quest’estate) e i sindacati. La riunione potrebbe perciò essere convocata anche entro la fine di questa settimana. Oggi è ripreso il dialogo con le confederazioni dei lavoratori che si sono mostrate su una linea meno tranchant di quella di qualche settimana fa. Draghi ha incontrato a palazzo Chigi il leader della Cgil, Maurizio Landini. Ma in giornata i tre segretari hanno visto prima il presidente di Confindustria e poi quello di Confapi, Maurizio Casasco. Un primo incontro al quale i sindacati si sono presentati con un’apertura e una richiesta: Se Bonomi vuole utilizzare il green pass all’interno delle aziende, allora queste devono “caricarsi i costi dei tamponi e non licenziare nessuno, anche chi non fa il tampone”.

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