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Green pass, il rispetto obbligatorio

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Ottobre 2021 sarà ricordato come il mese di una svolta importante. Il green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro è un passo che fa cambiare velocità all’uscita dall’emergenza legata a Covid. Attraverso una misura fondata su una condizione non contrattabile, il rispetto reciproco. Fuori dalla bolla no vax, il mondo del lavoro ritrova condizioni di sicurezza e la prospettiva, ragionevolmente fondata, di poter evitare nuove dolorose chiusure.

RESTANO PERÒ SUL TAVOLO tutti i temi legati alla trasformazione in atto. Il saldo tra i nuovi posti di lavoro e quelli persi sarà l’indicatore che, a posteriori, consentirà di valutarne le conseguenze sull’occupazione. L’equilibrio da trovare nella composizione del mix tra lavoro in presenza e smart working è invece la principale sfida sul piano dell’organizzazione aziendale. Rendere sostenibile lo sviluppo sostenibile è l’obiettivo macro, perché la trasformazione comporta dei costi che vanno sterilizzati, come avvenuto per il brusco aumento delle tariffe elettriche.

IN QUESTO NUMERO approfondiamo diversi punti di vista. A partire dalla politica industriale, che deve trovare una visione diversa. L’impostazione del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, propone un’inversione di tendenza netta: via Veneto si deve trasformare da un reparto di rianimazione a un reparto di ostetricia. Vuol dire non più, o non solo, accompagnare le imprese a morire, ma aiutare le imprese a nascere. Come? Innanzitutto, attraverso una profonda riforma del sistema degli incentivi, che è sostanzialmente pronta. E, poi, attraverso un investimento serio sulla formazione, per ricollocare lavoratori dai settori in crisi a quelli con maggiore possibilità di crescita.

LE CRISI INDUSTRIALI, ovviamente, restano un problema da affrontare. Quelle che affliggono il Meridione sono particolarmente gravi e il caso Whirlpool, di cui torniamo a occuparci, è la fotografia di quello che non funziona, o che funziona male. Nuove situazioni di crisi possono aprirsi in settori, come il tessile abbigliamento, che la pandemia Covid ha messo in maggiore difficoltà. Per gestire questo passaggio storico servono politiche attive per il lavoro, che ancora non ci sono, ed è necessario che domanda e offerta tornino a incontrarsi. Al futuro dello smart working dedichiamo due analisi approfondite. Quella di Marco Bentivogli, che difende lo strumento anche, e soprattutto, nella Pubblica amministrazione. Quella di Barbara Acquaviti, che sonda il terreno rispetto a un altro aspetto chiave, il giusto prezzo del lavoro agile.

GRAZIE AL LAVORO di Marco Barbieri, per la prima volta, selezioniamo 100 profili di specialisti del welfare aziendale. Sono imprenditori, manager di aziende e di provider, professionisti e analisti che stanno mettendo le proprie intuizioni e le proprie competenze al servizio di un settore in rapidissima espansione.

DALLA REDAZIONE AMERICANA, arrivano quattro storie sull’evoluzione del mondo delle criptovalute: dove stanno andando, cosa stanno producendo, che impatto avranno nel futuro.

CHIUDIAMO con una buona notizia proprio in casa Fortune. Per la prima volta nella sua storia, ha un direttore donna, Alyson Shontell. Succede a Clifton Leaf, che ha lasciato il suo incarico a giugno, dopo tre mesi di interim del deputy editor Brian O’Keefe. Dal 2016 direttore di Business Insider, nel suo nuovo ruolo avrà la responsabilità dei contenuti dell’intera piattaforma multimediale di Fortune, il magazine, il sito internet, le newsletter, gli eventi, i video, i podcast e la nuova Fortune Connect, la piattaforma per i leader della nuova generazione. A lei un grande in bocca al lupo da tutta la redazione di Fortune Italia!

Fortune Italia ottobre 2021

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