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Biden conferma Powell alla guida della Fed. Brainard vice

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La Casa Bianca punta su Jerone Powell che viene riconfermato alla guida della Federal reserve. Mentre l’altra candidata alla corsa per la presidenza della Banca centrale americana, la componente del board of governors, Lael Brainard, avrà l’incarico di vice. Dunque, nessuna sostituzione a tre mesi dalla scadenza di un mandato che nelle ultime settimane per l’attuale capo sembrava davvero in bilico.

Joe Biden alla fine non ha dato ascolto all’ala progressista dei dem che spingeva per un avvicendamento al fine di imprimere un nuovo corso all’Eccles building di Washington, dove il Consiglio direttivo parla repubblicano. La Brainard, che in caso di nomina sarebbe stata la seconda donna a capo della Banca centrale dopo Janet Yellen, sembrava la più ‘allineata’ con la Casa Bianca, poco incline a nuove strette specie in materia di tassi di interesse che la Fed, invece, potrebbe avviare prima del previsto. In America il grande nemico in questo momento si chiama inflazione e dopo il tapering che Powell ha già annunciato – alla fine di giugno 2022 si esaurirà l’acquisto di titoli da 120 miliardi al mese – i ‘falchi’ dell’area repubblicana, come di quella dem, spingono per un giro di vite. Brainard, considerata una ‘colomba’, non ce l’ha fatta a superare il rivale. Nonostante le sue quotazioni negli ultimi giorni fossero salite e anche di molto, soprattutto dopo essere stata convocata proprio dai Biden per un colloquio cica due settimane fa.

Più che sulle persone e sui nomi la partita è stata giocata su equilibri politici e sull’indirizzo che la Fed si appresta a seguire nei prossimi mesi per portare gli Stati uniti fuori da un caro prezzi da record: l’inflazione a ottobre ha toccato il 6,2%. Brainard, si sa, confermerebbe politiche espansive. Powell sul tema resta in bilico. Prima era convinto della ‘transitorietà’ del balzo inflazionistico, dopo gli ultimi dati probabilmente dovrà rivedere più di qualche posizione. La preoccupazione cresce Oltreoceano, anche perché la fiammata dei prezzi investe quasi tutti i settori con una trasversalità che lascia pochi spazi di sicurezza e subisce una fortissima pressione della domanda accelerata dai grandi risparmi registrati nell’ultimo anno. “Ho fiducia che l’attenzione di Jerome Powell e Lael Brainard nel tenere l’inflazione bassa e i prezzi stabili”, oltre al loro impegno per la “piena occupazione, renderanno la nostra economia più forte che mai”, ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti. E ancora: la ripresa economica in atto è il “testamento all’agenda economica che sto perseguendo e alla decisa azione della Fed sotto la guida di Powell e Brainard”.

Certamente quella di Biden è una soluzione-compromesso. D’altra parte va detto che Powell ha dimostrato negli anni di essere pronto a cambiare idea quando necessario. Lo ha fatto sugli stimoli monetari, che prima ha negato e poi ha sostenuto per tamponare la grave crisi del ciclo economico provocato dalla pandemia. E lo ha dimostrato anche negli ultimi mesi quando ha messo in primo piano i livelli occupazionali rispetto al rialzo dei prezzi che imperversa dall’East alla West coast. “Anche se il Paese si trova ancora ad affrontare difficoltà per la pandemia, abbiamo fatto enormi progressi nel riportare in vita l’economia e far tornare gli americani a lavorare”, si legge in una nota della White House. “Da quando il presidente ha assunto l’incarico sono stati creati più di 5,6 milioni di posti di lavoro, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,6%. Powell ha offerto una leadership costante durante un periodo di difficoltà senza precedenti” e “durante questo periodo Lael Brainard ha giocato un ruolo chiave alla Fed, lavorando con lui”. Dunque, il tandem dovrebbe funzionare.

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