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Ansfisa, nuova sede e nuovi compiti dal 1 gennaio

Nuova sede di nove piani all’Eur – con il massimo di certificazione di sostenibilità ambientale, sa va san dire – bando per l’assunzione di 300 nuovi ingegneri, tecnici e amministrativi che andrà in Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre e nuovi compiti a partire dal 1 gennaio con il passaggio sotto la sua competenza di metropolitane, funivie e impianti fissi come scale mobili e ascensori e della commissione permanente per le gallerie: l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (Ansfisa) chiude l’anno a bottino pieno.

Non solo ha centrato i primi due obiettivi che il nuovo direttore Domenico De Bartolomeo si era dato al momento della nomina da parte del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ovvero organizzare la sede nuova al di fuori del Ministero – a ulteriore testimonianza della terzietà e dell’autonomia dell’Agenzia – per avere gli spazi necessari all’ampliamento delle competenze, e bandire il concorso per l’assunzione del personale mancante, entrambi pre-requisiti indispensabili per farla funzionare al meglio, ma ha anche portato a termine un numero cospicuo di ispezioni sulle strade e autostrade italiane facendo scendere in campo gli operativi. A garanzia di una sempre maggiore sicurezza delle infrastrutture.

Ad inaugurare il 17 dicembre i nove piani del palazzo di Piazzale dell’Industria all’Eur a Roma con vista panoramica sulla città, erano presenti il ministro Giovannini, la viceministra Teresa Bellanova, le prime linee del Ministero e gli attori istituzionali che operano a stretto contatto con Ansfisa. “Questi ultimi sei mesi sono stati mesi straordinari per l’Agenzia – ha riconosciuto Giovannini – prima oggetto incompiuto e ora, grazie a questi interventi organizzativi e alle ispezioni sul territorio, nelle condizioni di presidiare una materia sensibile come la sicurezza delle infrastrutture. Sicurezza non negoziabile. Bene l’assunzione di ingegneri e tecnici che aiuterà a compiere le prossime tappe: digitalizzazione e introduzione di nuove tecnologie: penso all’impiego dei satelliti”.

“La nuova sede, che ospiterà il personale assunto di recente e la sala operativa che metterà in collegamento Ansfisa con le altre realtà che gestiscono le infrastrutture, è un passo importante per un’Agenzia che sta crescendo velocemente – ha detto nell’aprire l’evento il direttore De Bartolomeo – Ora lavoriamo per organizzare le altre sedi sul territorio: quelle centrali sono Roma, Firenze, dove è tradizionalmente insediata la parte ferroviaria, e Genova, che avrà una particolare vocazione per le strade e le autostrade. Stiamo anche passando da un modello prescrittivo di sicurezza a un modello prestazionale: ai gestori delle reti infrastrutturali, agli organismi competenti chiediamo di mostrarci come intendono garantire la sicurezza”.

Nel futuro dell’Agenzia De Bartolomeo indica l’implementazione delle nuove tecnologie e della digitalizzazione per il controllo dei manufatti – ponti, viadotti, gallerie – l’uso dei satelliti e dei droni, già impiegati per documentare gli interventi di controllo puntuale sulle opere, e l’apertura di una Academy in co0laborazione con le Università per la formazione del nuovo personale da assumere e di quello già assunto.

A regime l’Agenzia disporrà di 4 aree operative territoriali (nord est, nord ovest, centro e sud) con 14 uffici locali, mentre la pianta organica passerà da circa 200 a 669 addetti, con l’assunzione di circa 300 persone e l’incorporazione del personale ora in servizio negli uffici dell’Ustif  del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

Dallo scorso luglio, tramite la nuova Direzione per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, Ansfisa ha avviato l’attività ispettiva sulle strade e autostrade italiane. In 4 mesi sono scese in campo 22 commissioni, con 30 tecnici che hanno condotto 5 audit su altrettanti gestori e controllato 13 tratte stradali e autostradali con circa 150 opere d’arte ispezionate (ponti, cavalcavia, gallerie), a cui si aggiungono 9 ispezioni di gallerie appartenenti alla rete TEN (ai sensi del Dlgs 264/2006) e 5 verifiche su ponti mobili e tratte segnalate per criticità. Sono stati eseguiti inoltre tre sopralluoghi nelle metropolitane delle principali città italiane.

Anche la Direzione per la sicurezza delle ferrovie ha intensificato l’attività di supervisione: nel 2021 sono state ispezionate 43 imprese ferroviarie, 12 gestori dell’infrastruttura, 2 gestori di reti isolate per un totale di 1.200 elementi verificati (veicoli e operatività del personale) a cui si aggiungono 21 audit sul gestore dell’infrastruttura nazionale e 23 procedimenti di segnalazione di irregolarità attivati a seguito di ispezione. Sono anche stati emessi 11 certificati e 2 autorizzazioni di sicurezza, 48 autorizzazioni di tipi di veicoli su reti interconnesse, 2 sulle reti isolate, 162 autorizzazioni per l’immissione sul mercato di 697 veicoli ferroviari e 65 autorizzazioni per la messa in servizio di sottosistemi e applicazioni generiche di bordo e di terra.

Nel 2022 le ispezioni di Ansfisa saranno ulteriormente ampliate secondo il programma che verrà presentato al ministro entro il 31 dicembre, come previsto dalle nuove norme: le attività delle commissioni ispettive sulle strade e autostrade saliranno a 64, le opere d’arte ispezionate, tra ponti, viadotti e gallerie a circa 400. A cui si aggiungeranno 8 audit su altrettanti gestori stradali e autostradali. Nelle ferrovie saranno tra l’altro individuate le disposizioni per l’esercizio sicuro delle ferrovie turistiche, avviate le autorizzazioni dei veicoli nuovi o modificati, dell’infrastruttura e degli impianti connessi anche all’attuazione del Pnrr, nonché effettuate controlli sui processi di manutenzione, sui gestori e sulle imprese che trasportano merci pericolose e sulle reti regionali isolate.

 

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