Venerdì nero per Bitcoin, Ethereum e tutte le principali criptovalute che hanno subito cali di oltre il 10%.
Il crollo ha comportato una perdita complessiva di oltre 205 miliardi di dollari per il mercato delle criptovalute in sole 24 ore, secondo CoinMarketCap.
Già prima delle 10, Bitcoin era sceso di oltre il 10%, calando a 38.440 dollari. Dall’inizio dell’anno, la principale valuta digitale ha perso il 16,6%, annullando oltre il 75% dei guadagni del 2021.
Altre criptovalute che hanno subito gravi battute d’arresto sono state Ethereum, che è sceso del 13,5% (ed è in calo di quasi il 24% da inizio anno), Solana (in calo di oltre il 16% oggi e del 30% da inizio anno) e Cardano (che è scivolato del 15% nelle prime contrattazioni e ha perso l’8,5% del suo valore nel 2022).
Anche le meme coins non sono state risparmiate dalla ‘carneficina’. Dogecoin è sceso di oltre il 10% e Shiba Inu di oltre il 13%.
Il calo dei prezzi delle criptovalute segue una settimana difficile a Wall Street. L’indice Nasdaq è sceso di quasi il 5% da martedì mattina ed è entrato ufficialmente in territorio di ‘correzione’ alla chiusura delle contrattazioni di giovedì.
Bitcoin ha subito un calo significativo dal suo massimo storico fissato a novembre, perdendo oltre 30.000 dollari. Un investimento di 1.000 dollari fatto nel momento del picco oggi varrebbe solo 556 dollari. Un’ulterione pressione è determinata dalla proposta, avanzata dalla Banca centrale russa, di vietare sia l’uso che l’estrazione di criptovalute sul suo territorio. La Russia è uno dei primi tre Paesi di mining di Bitcoin al mondo.
L’articolo originale è su Fortune.com
