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Welfare, quando la formazione diventa un benefit

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Sempre più flessibili, oltre i tradizionali buoni pasto: sono i nuovi benefit contenuti nei pacchetti welfare delle aziende italiane. Non è un tema secondario: un approccio ai benefit aziendali a 360° sta diventando un fattore determinante nella scelta di un impiego. Un percorso in continua evoluzione: secondo il Welfare Index PMI, le aziende sono sempre più consapevoli della centralità di temi come salute e sicurezza dei lavoratori (+0,7% tra il 2020 e il 2021), c’è un crescente interesse da parte dei dipendenti nel ricevere i benefici aziendali (+1,4%) e la percentuale di aziende con schemi di welfare di livello alto dal 2016 al 2021 è più che duplicata (9,7% del totale contro il 21%).

Anche in questo contesto è nata la partnership tra aulab, la prima Coding Factory Italiana, e il Gruppo TIM: un’iniziativa per offrire ai figli e nipoti dei dipendenti TIM, l’opportunità di accedere ai corsi di sviluppo web di aulab gratuitamente o a prezzi riservati, incentivando la formazione in un settore del mercato del lavoro dove la domanda supera di molto l’offerta. Secondo le recenti rilevazioni del bollettino Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e ANPAL, le imprese dei servizi informatici e delle comunicazioni (48,7%) segnalano elevato mismatch in particolare per la ricerca di specialisti in scienze matematiche, informatiche (61,7%) e per tecnici informatici, telematici e  delle telecomunicazioni (54,3%). Ne parliamo con Davide Neve, CEO e Founder di aulab.

Quali sono i vantaggi per le aziende di fornire come benefit dei corsi di formazione, rispetto ad altre forme di welfare?

Oggi l’aggiornamento professionale svolge un ruolo chiave nel mercato del lavoro: da un lato colma le esigenze delle aziende formando risorse specializzate e competenti; dall’altro permette ai lavoratori di acquisire nuove competenze e di aggiornarsi costantemente. La formazione fornita dalle imprese come benefit per i propri dipendenti aumenta sia la soddisfazione dei lavoratori sia la loro produttività. L’azienda ne guadagna quindi in termini economici ma anche e soprattutto di soddisfazione del proprio personale, contribuendo alla diffusione di un clima aziendale sereno che alimenta la capacità di attrarre i migliori talenti in fase di recruiting. Infatti, nell’evoluzione dei benefit aziendali che stiamo vivendo, avere un’offerta all’avanguardia da questo punto di vista è diventato un fattore essenziale per attirare nuovi talenti.

Oltre ad essere una piattaforma di formazione, aulab supporta anche il recruiting. In quale modo e quali sono i tipi di aziende che si rivolgono a voi?

Si tratta prevalentemente di aziende tech ma anche di società di consulenza e agenzie web, tra le quali possiamo citare nomi come Zucchetti, EY, Spindox, BurdaForward, Sidea Group, e molte altre. Il corso Hackademy di Aulab nasce proprio dall’esigenza di colmare il gap tra la domanda di sviluppatori web da parte delle aziende e la mancanza di risorse disponibili. Secondo l’Osservatorio delle competenze digitali in Italia c’è una richiesta di oltre 100.000 risorse in ambito tech: le aziende sono alla continua ricerca di personale ma non ci sono abbastanza risorse disponibili per coprire la domanda. Durante il corso gli studenti vengono seguiti costantemente e in modo proattivo dai career advisor di aulab che, oltre a fornire mentorship one-to-one per prepararli ai primi colloqui di lavoro, organizzano settimanalmente eventi online. Al termine del corso i career advisor di Aulab accompagnano gli studenti nel mercato del lavoro guidandoli nella creazione di un curriculum ed un profilo LinkedIn efficace. L’obiettivo è quello di creare un match tra gli sviluppatori web formati, oggi più che mai richiesti nel mercato del lavoro, e le centinaia di aziende presenti nella piattaforma di recruiting.

Lo smart working è una modalità di lavoro sempre più diffuso, che implica nuove abitudini e competenze dei dipendenti. Come si acquisiscono queste competenze di lavoro agile e da remoto?

L’offerta formativa oggi dovrebbe essere allineata con le esigenze del mercato: gli studenti andrebbero formati, a partire dalla scuola superiore, ad utilizzare tool di lavoro da remoto per poter essere pronti ad affrontare cambiamenti come quelli avvenuti a seguito della pandemia. I corsi di Aulab si svolgono fondamentalmente online ed il nostro primo obiettivo è abituare gli studenti a seguire le lezioni e a lavorare in team da remoto oltre che a trovare in autonomia soluzioni ai problemi in modo da potersi inserire al meglio in un contesto aziendale. Esistono tantissimi strumenti online, anche gratuiti, che rendono molto semplice la condivisione di informazioni ed il confronto proattivo all’interno di team di studio o di lavoro. Alcuni dei tool utilizzati durante i nostri corsi sono per esempio Discord, una piattaforma molto popolare nel mondo del gaming, che permette agli studenti di comunicare tra loro e richiedere assistenza ai docenti, Zoom per seguire le lezioni e svolgere le esercitazioni pratiche in coppia e Dropbox Paper, una sorta di lavagna digitale nella quale inserire immagini, testi, e file audio per collaborare on line in ottica aziendale.

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