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I titoli del 2022 e la sfida tra ‘value’ e ‘growth’

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L’inflazione è tornata, e questo significa che alcune delle società meno amate del mercato sono pronte a stupire gli scettici: la sfida è tra titoli ‘value’ e titoli ‘growth’. La versione completa di questo articolo a firma di Shawn Tully è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022.

PER GLI INVESTITORI che hanno ottenuto enormi profitti durante il folle mercato rialzista della pandemia, tutto ciò che non è un titolo tecnologico ad alta crescita diventa qualcosa di trascurabile. Tesla è il futuro, come dirà qualsiasi azionista dell’azienda di Musk: perché i cari vecchi beni di prima necessità o i titoli energetici dovrebbero meritare attenzione?

Ma ora quegli investitori potrebbero voler espandere i loro interessi. In questo momento, una serie di fattori economici potrebbe favorire i titoli value, quelli considerati economici rispetto ai loro fondamentali. E la possibilità sempre più forte di un’inflazione più elevata nei prossimi due anni non farà altro che favorirli.

“Riteniamo che le azioni value siano in vantaggio rispetto al mercato in generale e alle azioni growth”, afferma John Thorndike, co-responsabile dell’asset allocation presso il fondo Gmo. Un’osservazione valida da diversi punti di vista: “All’interno dei settori industriali, tra aree diverse, e per i titoli a grande o a piccola capitalizzazione”.

E se l’inflazione elevata persiste, aggiunge Thorndike, le azioni ‘’riceveranno una doppia spinta”. Questo perché le industrie cicliche (che sono il baluardo dei titoli value) come quella finanziaria, energetica, dei materiali, degli immobili e dei prodotti di consumo, avranno un forte potere di determinazione dei prezzi in un momento in cui un’economia in crescita significa una forte domanda di beni e costi più elevati.

“I titoli value forniscono protezione contro l’inflazione”, conclude Vitali Kalesnik, partner di Research Affiliates (RA), una società di strategie di investimento che vede un grande rimbalzo all’orizzonte per i titoli value. Se i rialzisti delle azioni value dovessero avere ragione, ci sarebbe un cambiamento epocale.

I vecchi saggi come Warren Buffett e il suo mentore, Benjamin Graham, si sono assicurati le loro posizioni nel pantheon degli investimenti scommettendo che i titoli ‘di valore’ – economici in relazione ai loro guadagni e ai loro asset– siano in grado, nel tempo, di battere il rendimento dei costosi e affascinanti titoli growth. E gli studi accademici confermano che sul lungo periodo, i titoli value superano effettivamente i concorrenti con ampi margini.

Ma l’esperienza degli ultimi 15 anni, e in particolare la favolosa performance dei titoli tech, sembra capovolgere questa convinzione. Negli ultimi anni, i campioni del mercato non sono stati case automobilistiche, grandi nomi dell’energia e rivenditori, ma Google, Amazon, Nvidia e Tesla, che hanno recentemente sfruttato la pandemia per ottenere alcuni dei migliori rendimenti a breve termine nella storia dei mercati azionari.

Ma un numero crescente di investitori pensa che la musica potrebbe cambiare. Parte di tale analisi si riduce alla convinzione che per i mercati sia ora di una mean reversion, cioè un ritorno dei titoli ai loro prezzi medi. In un recente studio (Did I miss the value turn?) Kalesnik e due colleghi di RA (che sviluppa strategie di investimento per 171 mld di dollari) hanno analizzato decenni di dati.

Hanno scoperto che, poiché le azioni growth hanno sconfitto quelle value per così tanto tempo, i titoli value ora sono ancora più economici rispetto ai titoli growth di quanto non fossero al culmine della bolla tecnologica di due decenni fa. Il value ha continuato a sovraperformare le azioni growth per sei anni consecutivi dopo l’implosione delle dotcom. Il documento RA sostiene che gli investitori che oggi scommettono su una svolta simile intascheranno i rendimenti più alti del mercato nel prossimo decennio. Questo è molto importante, perché è probabile che alcuni degli attuali titoli di successo si stabilizzino o crollino, e l’inflazione è una delle ragioni principali per cui potrebbe accadere.

 

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di febbraio 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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