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Massolo (Fincantieri): “Serve difesa europea e più autonomia energetica”

roberto massolo ispi fincantieri

“Come tutte le grandi aziende, anche Fincantieri risente delle strozzature delle catene di approvvigionamento: la possibilità di muoversi liberamente, la possibilità di avere per tempo tutte le materie prime che vengono ordinate”. Lo ha detto a Fortune Italia Giampiero Massolo, ambasciatore, Presidente ISPI e Fincantieri, durante il seminario ‘Scenari e mutamenti geopolitici’, promosso dalla Scuola Politica Vivere nella Comunità, fondata da Sabino Cassese insieme a Pellegrino Capaldo e Marcello Presicci. L’incontro è stato moderato da Paolo Boccardelli, ordinario di Management e Strategia d’impresa presso l’università LUISS Guido Carli ed attuale Direttore della LUISS Business School.

“Da questo punto vista – ha affermato Massolo – speriamo che ogni situazione di costrizione internazionale duri il meno tempo possibile. Fincantieri finora ha fatto fronte brillantemente a questa condizione sia capitalizzando su contratti di vecchia data sia rinegoziando con i clienti alcuni contratti importanti. Detto questo è chiaro che la durata del conflitto inciderà e che ci vorrà molta solidarietà anche a livello europeo per far fronte a questa situazione che non avremmo voluto attraversare”.

 

Già prima della guerra si era palesato un importante problema di approvvigionamento delle materie prime; la guerra poi ha fatto da acceleratore alla necessità di dotarsi di una politica industriale per le materie prime.

Per Massolo è l’occasione per una trasformazione epocale della nostra industria: “Così come il dramma del covid ha dato origine al programma PNRR a livello europeo, speriamo che il dramma della guerra faccia comprendere la necessità di una difesa europea e di una maggiore autonomia energetica dell’Europa, ma anche di una comune politica migratoria. Questa mi sembra d’altra parte la direzione verso la quale stiamo andando e speriamo si consolidi”.

Al seminario hanno partecipato i membri del supervisory board della Scuola Politica, fra cui Giulio Anselmi, presidente ANSA; Stefano Lucchini di Banca Intesa Sanpaolo; Maurizio Basile per Cassa Depositi e Prestiti; Magda Bianco della Banca d’Italia; Bianca Maria Farina, presidente di Poste Italiane; Francesca di Carrobio, amministratore delegato di Hermès; Andrea Abodi, presidente dell’Istituto di Credito Sportivo, insieme agli accademici Bernardo Giorgio Mattarella, Luisa Torchia e Nicola Lupo.

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