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World Business Forum, Ana Mazzeo nuova Country Manager Italia di WOBI

Anna Mazzeo WOBI

Ana Mazzeo è la nuova Country Manager Italia di WOBI (World of Business Ideas), hub globale di contenuti business che ha l’obiettivo di aiutare organizzazioni e top manager a migliorarsi costantemente e che organizza ogni anno il ‘World Business Forum’. Di origini argentine, Ana ha lavorato alcuni anni tra l’Argentina e San Diego, prima di trasferirsi a Barcellona e poi in Italia dove nel 2005 è entrata in WOBI come sales manager all’età di 24 anni. E’ stata anche Business Development Director Europe seguendo Londra, Madrid e Milano.

A Fortune Italia, Ana dice che tutto è iniziato con un ‘errore’, una telefonata a cui ha risposto per sbaglio. “Un giorno – dice – ero nel mio ufficio a Barcellona quando un headhunter ha chiamato al telefono fisso del mio capo di allora. Ho risposto io, le sono piaciuta e mi ha proposto di lavorare a Milano per WOBI: dovevo cambiare Paese, cominciare un’altra volta da zero, ma, siccome mi piacciano molto le sfide, ho accettato subito”.

Come si diventa country manager di una società internazionale?

Quando sono arrivata nel 2005 non parlavo ancora l’italiano e sono arrivata con tutto il coraggio, i sogni,  la curiosità e la voglia di imparare. Ho imparato la lingua da zero. Mi piacciono molto le sfide, credo che la vita sia fatta di emozioni e di lezioni sempre nuove. Non credo di avere una formula magica, ma penso che i risultati si raggiungano con tanto lavoro, voglia di imparare e provare cose nuove, sbagliare e ricominciare con la determinazione di volercela fare e con la ‘fame’ di fare sempre cose nuove. Ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di non riuscire ad aspettare ancora perché sono una persona molto ‘result oriented’. Quando vuoi una cosa con tutto il desiderio però, alla fine si ottiene. Bisogna solo avere pazienza. Una pazienza che nel mio caso è stata ripagata una settimana fa, quando è arrivato il CEO mondo di WOBI, Alberto Saiz, che mi ha nominata Country Manager. Non me l’aspettavo perché pensavo che le nomine si facessero dopo il prossimo ‘World Business Forum’ di novembre. Mi sentivo pronta e ho accolto questa richiesta con grande felicità.

Quali saranno i suoi compiti e come cambierà l’organizzazione con la sua direzione?

Il mio primo obiettivo sarà sicuramente quello di unificare il team, perché non avevamo un Country Manager italiano dal 2016 e quindi eravamo divisi con una squadra che dipendeva da Madrid e un’altra da me. Poi vorrei lavorare sulle persone, che sono il centro nevralgico di tutto.

Come si concilia una carica così importante con la vita privata?

Penso che una delle cose più belle che mi siano successe sia stata quella di potermi realizzare come donna nella vita privata e come manager sul lavoro, perché sono riuscita a trovare un equilibrio. Nel 2015, ad esempio, appena sposata sono riuscita a finire un master in Business Administration al Politecnico di Milano, mentre ero incinta di 5 mesi. Ora ho 2 bimbe, una di 3 anni e una di 6. Il modo in cui riesco a fare tutto è il supporto di un marito presente e che capisce di avere accanto una donna con i suoi stessi diritti, tra cui quello di crescere a livello lavorativo. Il segreto è avere un buon team a casa, così come sul lavoro. Io e mio marito siamo sostituibili a vicenda, in casa e con i nostri figli. Il ruolo dell’uomo è importante nella vita di una donna, e viceversa. Già da un anno e mezzo, poi, in WOBI abbiamo la settimana lavorativa corta di 4 giorni (di cui uno in smart working). Trovo che sia molto efficace nel work life balance e sul rendimento dei dipendenti. Da quello che vedo la gente è più felice di poter avere un giorno in più per se stessi e per la propria famiglia e questo si riflette moltissimo sulla produttività e sulle performance del lavoro.

Il ‘World Business Forum’ riunisce ogni anno oltre 2.800 partecipanti, costituiti principalmente da alti dirigenti, per ascoltare il dibattito dei massimi leader politici e imprenditoriali. Anche quest’anno si terrà a Bogotà, Mexico, New York, Madrid, Milano e Sydney. Cosa può anticiparci sull’evento italiano che si terrà al MICO l’8 e il 9 novembre?

Avremo Jean-Claude Juncker, ex primo ministro del Lussemburgo; Carly Fiorina, CEO di Hewlett-Packard dal 1999 al 2005; Uri Levin, co-fondatore della startup ‘Waze’ che è stata acquisita da Google Maps, e tanti altri. Ci saranno 10 speaker che si alterneranno in questo mega palco che è diventato negli anni un appuntamento fisso per la business community. Abbiamo tantissime aziende di diversi settori che partecipano e anche moltissimi sponsor. In quei due giorni succede di tutto ed è un momento molto importante per incontrarsi, soprattutto dopo la pandemia.

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