I vantaggi della sostenibilità per le aziende sono conclamati sotto molti punti di vista, ma manca un legame stretto tra Esg e migliori risultati finanziari. Secondo uno studio Ey, quella correlazione si comincia a vedere. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio-agosto 2022.
La sostenibilità fa bene alle imprese? La risposta è un enfatico sì, per chiunque: l’assunto ormai è un mantra imprescindibile per le aziende, soprattutto per una questione di pubbliche relazioni. Che azienda è una che non si preoccupa della sostenibilità nell’epoca della crisi climatica? La domanda allora diventa un’altra: quanto, di preciso, fa bene la sostenibilità alle aziende?
Arrivare a una risposta concreta, che apra una finestra su come cambino i conti delle aziende più attente alla sostenibilità, non è semplice, perché parliamo di impatti a lungo termine. Non ci sono ancora prove certe che i conti di un’azienda migliorino automaticamente quando si fa più attenzione alle tematiche Esg (ambientali, sociali, di governance). Ma ci sono “forti indizi”, secondo Marco Daviddi, Strategy & Transactions markets leader Europe West di Ey.
Quello finanziario non è l’unico aspetto da tenere in considerazione, naturalmente. Le iniziative di sostenibilità possono anche migliorare la reputazione, intercettare le abitudini di consumo, ridurre i costi relativi all’uso di energia o acqua, mitigare i rischi, “ad esempio un rischio fisico legato ai cambiamenti climatici, o un rischio normativo legato all’introduzione di una regolazione più stringente”. Ma secondo un paper di Daviddi, condiviso in esclusiva con Fortune Italia, la correlazione tra sostenibilità e ritorno economico per le imprese comincia a essere sempre più visibile.
L’analisi di Ey in questo caso riguarda le società Ftse Mib. “Nelle aziende quotate l’elemento di attenzione è altissimo, perché si ha consapevolezza che se non si dimostra di avere una strategia aziendale correlata con la sostenibilità si fatica a collocare il titolo”, dice Daviddi.
Una correlazione significativa
Ey ha notato una “sussistenza di una correlazione statisticamente significativa” tra la variazione dell’Esg Combined Score di Refinitiv, che misura la performance Esg delle aziende, e il multiplo Ev/Ebitda del 2021, cioè il rapporto tra il valore dell’impresa e la sua performance finanziaria. Nell’analisi di Ey si nota come più è alto il miglioramento recente nella performance Esg, migliori saranno i risultati finanziari (anonimizzati, nell’analisi Ey) dell’azienda.
Nello stesso paper, Ey mostra un’altra possibile analisi sulle grandi aziende del Ftse Mib: un’ulteriore correlazione positiva è quella tra il valore d’impresa e l’Esg Rating Scale di Sustanalytics, che misura l’esposizione ai rischi Esg dell’azienda: chi ha una bassa esposizione sembra avere un rapporto fino a tre volte superiore rispetto alle aziende più esposte ai rischi.
Green Bond vs obbligazioni tradizionali
Le aziende che evidenziano buone performance nel campo della sostenibilità, quindi, generalmente ottengono anche risultati positivi in termini economici e finanziari e appaiono più resilienti, anche se le attuali evidenze mostrano una correlazione ma non (ancora) un nesso di causalità. D’altronde, a differenza della performance finanziaria, le metriche di sostenibilità sono disomogenee: non ci sono ancora standard universali (in Europa ci si sta lavorando) che semplifichino la valutazione.
La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di luglio-agosto 2022.
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