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Bce, i tassi si alzano di 50 punti (e arriva lo scudo anti-spread)

Il rialzo dei tassi, il primo dal 2011, alla fine è arrivato. La sorpresa, per i mercati, è che il Consiglio direttivo della Bce ha annunciato un aumento di 50 punti, invece dei 25 che si prevedevano, per i tre tassi di interesse di riferimento. Finisce così la stagione dei tassi negativi.

Secondo la Banca centrale europea, si tratta di “misure fondamentali per assicurare un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine”.

Il Consiglio direttivo – si spiega – ha infatti “ritenuto opportuno adottare un primo intervento più ampio nella normalizzazione dei tassi di riferimento rispetto a quanto segnalato nella riunione precedente”, una “decisione che si basa sulla valutazione aggiornata del Consiglio direttivo sui rischi di inflazione” anche nell’ottica di una “efficace trasmissione della politica monetaria”.

La decisione porta, dal 27 luglio, allo 0,50% i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, allo 0,75% quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale e a 0% quello sui depositi presso la banca centrale. Si esce così dalla fase dei tassi di interesse negativi iniziata sotto il mandato di Mario Draghi.

Ma, dopo il rialzo da 50 punti deciso oggi, “nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo sarà opportuna un’ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse”, spiega la Bce nel documento conclusivo della riunione del Consiglio.

“Anticipare a oggi l’uscita dai tassi di interesse negativi consente al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta” si spiega, precisando che “l’evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell’obiettivo di inflazione del 2% a medio termine. Nel contesto della normalizzazione della politica monetaria, il Consiglio direttivo valuterà le opzioni per la remunerazione della liquidità in eccesso”.

Non è escluso, quindi, che si ricorrerà a nuovi rialzi nelle prossime riunioni del Consiglio.

“Gli argomenti a favore di ulteriori rialzi dei tassi sono chiari, ma il ritmo è incerto”, dice Ben Laidler, global market strategist di eToro. “Solo la Svizzera e il Giappone hanno tassi d’interesse inferiori a quelli della Bce e l’inflazione europea, attualmente all’8,6%, non ha ancora raggiunto il suo picco. Ma il ritmo di rialzo dei tassi è più cauto di molti altri, poiché la Bce si trova di fronte a scelte molto più difficili, con il continente vicino alla recessione e con un’inflazione intrattabile dovuta all’energia. La Bce ha scelto di iniziare il suo ciclo di rialzi dei tassi con un’accelerazione dello 0,5%, sperando così di ancorare le previsioni di inflazione e di stabilizzare l’euro. Ma questo rialzo dei tassi è inferiore a quello di molti altri, come ad esempio la Fed statunitense, ed è destinato a rimanere tale, dati i vincoli politici molto più stringenti in Europa”.

Lo scudo anti-spread

Quella sui tassi non è stata l’unica attesissima decisione di giornata.

Arriva anche lo scudo anti-spread della Bce contro la frammentazione economica: la Presidente della Bce Christine Lagarde ha affermato che la decisione nel Consiglio è arrivata all’unanimità.

Si tratta di uno “strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria” chiamato Transmission Protection Instrument, Tpi, che consiste in un nuovo meccanismo di acquisto di bond che consenta di evitare un allargamento eccessivo degli spread tra i paesi dell’eurozona. Come quello tra Btp e Bund tedeschi, per fare un esempio. Il nuovo strumento anti-spread è considerato un possibile sostegno al nostro paese in caso di aumento delle pressioni del mercato.

La decisione è stata “ritenuta necessaria” e “rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro”.

“L’unicità della politica monetaria del Consiglio direttivo è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi” si sottolinea.

Il Tpi consentirà alla Bce di varare nuovi acquisti la cui portata “dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria. Gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante”.

Secondo Jason Simpson, analista di State Street Global Advisors, “concentrare gli acquisti di obbligazioni su determinati paesi rende la BCE passibile di ogni sorta di contestazione legale. Un conto è proporre uno strumento per contrastare ciò che la BCE considerava un allargamento ‘ingiustificato’ degli spread di rischio, mentre è tutt’altra storia è essere percepiti come contrari al fatto che i mercati aggiungano un legittimo premio di rischio alle obbligazioni italiane”.

Le parole di Lagarde (che non nomina l’Italia)

Nell’Eurozona “l’attività economica rallenta” mentre “l’aggressione ingiustificata della Russia pesa sulla crescita”, ha affermato la Presidente della Bce Christine Lagarde nella dichiarazione introduttiva alla conferenza stampa che segue la riunione del Consiglio Direttivo, evidenziando “forti incertezze” sulle prospettive anche se “le riaperture” post Covid “sostengono la spesa mentre i consumi sono sospinti dai risparmi” delle famiglie durante la pandemia “e da un mercato del lavoro più forte”.

“Il prolungamento della guerra comporta un significativo rischio al ribasso”, ha aggiunto.

“Ci attendiamo che l’inflazione rimarrà a livelli indesiderabilmente alti per qualche tempo a causa delle continue pressioni dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari “, ha detto Lagarde. Tuttavia, “i prezzi dell’energia dovrebbero stabilizzarsi” ha aggiunto mentre le “strozzature dovrebbero allentarsi”.

Il Tpi, il nuovo dispositivo anti-spread approvato dalla Bce, “va ad aggiungersi agli altri nostri strumenti: potranno essere usati tutti” e comunque, anche se “non ci sono limiti prefissati” alla sua entità, sarà attivato in modo da “evitare interferenze con la nostra politica monetaria”. Per la sua attivazione, precisa, sarà valutata anche “la sostenibilità della posizione fiscale” del paese a favore del quale intervenire e il rispetto degli impegni.

Nonostante le ripetute domande dei giornalisti Christine Lagarde evita qualsiasi riferimento all’Italia nella conferenza stampa che ha deciso il varo del Tpi. Senza mai pronunciare la parola ‘Italia’, la presidente della Bce ribadisce che “i titoli di tutti i paesi sono idonei” per gli interventi e che la “decisione sarà presa dal Consiglio Direttivo”. La Lagarde evita quindi di entrare nel merito dei dettagli di funzionamento del Tpi.

Sulla situazione italiana, Lagarde dice che “la Bce non prende posizione su questioni politiche che spettano ai processi democratici dei singoli paesi, come quello che ha citato”. Così, continuando a non pronunciare la parola ‘Italia’, la presidente della Bce Christine Lagarde, risponde a una giornalista italiana, che chiedeva un commento sulla crisi aperta dalle dimissioni di Mario Draghi.

Quanto alle tensioni sui Btp, già emerse nella giornata odierna, la Lagarde ricorda che “differenze nei finanziamenti possono emergere legittimamente come abbiamo già visto in passato”.

 

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