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Draghi si dimette, Piazza Affari in ribasso. Spread oltre i 240 punti

mario draghi governo

“Alla luce del voto espresso ieri sera dal Senato della Repubblica chiedo di sospendere la seduta perchè mi sto recando dal Presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni”. Così il premier Mario Draghi è intervenuto a Montecitorio. La seduta alla Camera è stata sospesa fino alle 12. Draghi è andato al Quirinale, per rassegnare le sue dimissioni dopo il giorno più buio del suo esecutivo, il giorno paradossale di una fiducia arrivata senza l’appoggio di tre delle forze di maggioranza.

“Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto il presidente del Consiglio dei Ministri. Draghi, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti”. A darne notizia un comunicato, letto dal segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti.

 

Non ci sarà neanche bisogno di un nuovo Cdm: il presidente del Consiglio Mario Draghi ha già presentato le dimissioni in Consiglio dei ministri la scorsa settimana – precisano dal ministero dei Rapporto con il Parlamento – ragion per cui non ci sarà un nuovo passaggio poiché formalmente ha già comunicato le sue decisioni ai ministri.

“Innanzitutto grazie, grazie. Grazie per questo” applauso, ha detto Draghi stamattina alla Camera. “Naturalmente, certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato. Grazie per questo e per tutto il lavoro fatti in questi mesi”. Draghi è stato accolto in Aula da un lunghissimo applauso e dalla standing ovation dei membri del suo governo e di gran parte dei deputati presenti nell’emiciclo.

L’impatto sui mercati

Nel giorno dell’addio di Draghi, i titoli del comparto bancario e finanziario affossano Piazza Affari, colpiti dagli ordini di vendita degli investitori dopo la fine del governo. Sul Ftse Mib maglia nera è Poste Italiane, che lascia sul terreno il 4,86%, mentre fra gli istituti di credito Unicredit cede il 4,67%, Intesa Sanpaolo il 4,23%, Bper il 3,90% e Banco Bpm il 2,65%. Nel risparmio gestito Banca Generali cede il 4,30%, Finecobank il 4,23%, Banca Mediolanum il 3,27% e Azimut il 2,89%. Unipol, fra gli assicurativi, perde il 3,65% e Generali il 2,87%.

Maglia rosa del paniere principale di Piazza Affari è Stm, in rialzo dell’1,10%. Sopra la parità scambiano anche Stm, Prysmian e Cnh Industrial.

Piazza Affari ha aperto in forte ribasso, affossata dalla crisi di governo. Il Ftse Mib cede il 2,36% a 220.849 punti, mentre lo spread Btp-Bund balza a 242 punti, con il rendimento del titolo decennale italiano al 3,69%. I mercati sono anche in attesa della riunione della Bce di oggi che dovrebbe fornire dettagli sullo scudo anti spread e sul rialzo dei tassi, il primo dal 2011.

In ribasso contenuto le altre piazze europee: Londra cede lo 0,04%, Francoforte lo 0,09% e Parigi lo 0,05%.

In merito al mercato obbligazionario, alcuni analisti già prevedono un’impennata per lo Spread: “Crediamo che i timori degli investitori su un lungo periodo di instabilità politica in Italia possano portare lo spread nel breve termine a 250 punti base e nel medio sui 300 punti base”, dice Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia. Sarà fondamentale per gli indicatori anche “il meeting della Bce, che in caso di un piano non convincente per evitare la frammentazione finanziaria dell’eurozona (scudo anti-spread) potrebbe contribuire a un ulteriore ampliamento dei differenziali di rendimento. Infine, l’uscita di Draghi aumenta le probabilità che il Governing Council possa associare al nuovo programma di acquisto titoli condizionalità più stringenti del previsto”, dice l’analista di IG Italia.

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