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Vacanze nel metaverso gustando cibo italiano, parla il Ceo di Loft Italy

Loft Italy
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Immaginate di essere in vacanza nel metaverso, e di camminare con l’Oculus per le strade del Piemonte, del Lazio, della Lombardia o della Toscana. Avete voglia di affondare le dita nel Castelmagno, di cospargere i bucatini di Pecorino romano, di sentire sulla lingua le bollicine di un Franciacorta o il sapore intenso del Chianti. Oggi grazie a Loft Italy e al primo store virtuale che porta il turismo enogastronomico nel metaverso, anche questo è possibile.

E fa già gola a statunitensi, inglesi e francesi. Perché non si tratta di un semplice e-commerce: ma di una vera e propria esperienza immersiva che consente di andare alla scoperta dei prodotti tipici del nostro Paese. Attraverso le visite virtuali a caseifici e cantine, soppesando – fase di lavorazione dopo fase di lavorazione – la qualità delle materie prime.

Come in un film. In cui il protagonista è il cibo e noi siamo gli spettatori.

Fortune Italia ne ha parlato con Francesco Pio Merlino, Ceo e Founder di Loft Italy, startup nata meno di un anno fa come showroom digitale del Made in Italy nelle case vacanze. In che modo si è evoluto il progetto iniziale, che parte dall’idea di ‘destagionalizzare il turismo’?

Loft Italy nasce dalla mia esperienza come property manager, ovvero dall’esperienza di chi gestisce case vacanze. Questo mi ha permesso di avere una chiara panoramica sul mondo del turismo, in cui è presente un problema – spiega – che è quello della stagionalità: i turisti frequentano un determinato luogo solo per una parte dell’anno. Ci sono così periodi di altissima occupazione seguiti da periodi di bassa stagione. E sia il mondo del turismo alberghiero che quello extralberghiero – come è chiamato il mondo legato alle case vacanze – puntano il loro modello di business sulle attività di pernottamento, tralasciando i servizi extra che possono invece essere venduti agli ospiti sia durante il loro soggiorno, sia quando ritornano a casa. Quindi la voglia di ‘destagionalizzare il turismo’, congiuntamente a quella aggiungere al modello di business la vendita di prodotti e servizi extra, ha portato all’evoluzione. E cioè alla creazione del virtual store”.

Con Loft Italy il viaggio inizia al momento della prenotazione del soggiorno presso una delle case vacanze affiliate, ma continua anche dopo il check-out. All’interno del virtual store, infatti, i prodotti possono essere acquistati dagli ospiti in qualsiasi momento dopo aver ottenuto il link di accesso alla piattaforma. Gli host affiliati si distinguono così dalla concorrenza offrendo un servizio esclusivo.

“A ogni acquisto da parte degli ospiti viene riconosciuta una percentuale al property manager, al proprietario di casa o al proprietario di hotel che ha consigliato Loft Italy come virtual store in cui fare la spesa. Ciò permette di massimizzare la rendita che si ha da ogni cliente. Inoltre, il servizio è attivo anche in caso di blocchi del turismo (penso a ciò che è successo durante la pandemia). Lo spirito è quello di una community: guadagna il singolo solo se guadagnano tutti i membri”.

Le sinergie che si creano coinvolgendo differenti attori sul territorio, generano un circolo virtuoso tra produttori e ospitalità. E oltre a esplorare lo store e acquistare i prodotti desiderati, il turista può prendere parte a eventi di social reality in un’apposito spazio. In una sala dedicata si va dalle lezioni di italiano per gli stranieri, alle conferenze sul tema del food. Fino ad arrivare alle dinamiche cooking class, con i trucchi per apprendere i segreti delle tradizioni gastronomiche italiane.

La storia di Loft Italy è giovane, e Merlino ha avuto, racconta, la fortuna di circondarsi di persone competenti e entusiaste. Attualmente, la startup gestisce 30 immobili nelle maggiori città italiane. E l’obiettivo è quello di espandersi ulteriormente.

“La più grande difficoltà, all’inizio, è stata trovare sviluppatori software che potessero creare  una realtà virtuale 3D, in quanto ci sono relativamente poche persone che lavorano in questo settore. Molti sono occupati in grosse multinazionali del gaming. Fortunatamente alcuni vecchi colleghi universitari mi hanno supportato nello sviluppo tecnico del progetto, e tutti insieme siamo riusciti a realizzare il virtual store per le case vacanze. I ricercatori universitari adorano porsi sempre nuove sfide, anche in ambiti completamente nuovi. E i miei colleghi property manager hanno accolto con grandissimo interesse questa innovazione”.

Nei negozi è possibile scannerizzare i codici dei prodotti tramite varie app effettuando un confronto qualità. Allora ci si chiede: cos’è che differenzia il virtual store di Loft Italy dall’etichetta virtuale di uno store fisico?

La risposta è semplice, e a fornirla è Merlino: “Nello store fisico devi avere il prodotto in mano per poterlo scannerizzare. Nel virtual store hai la possibilità di accedere alle informazioni dei prodotti anche non avendoli fisicamente. Tu acquisti – tramite il tasto ‘buy now’ – e i prodotti ti arrivano comodamente a casa. Inoltre la realtà virtuale offre un engagement superiore rispetto alla visione da cellulare”.

Ed è vero. In particolare nell’epoca in cui si parla tanto di metaverso. Sono tutti curiosi di entrare a far parte di una realtà virtuale che tuttavia, all’atto pratico, “ancora non esiste”.

Eppure, secondo il Ceo di Loft Italy, “più che non esistere il metaverso, esistono tanti metaversi”. Esattamente alla stessa maniera in cui esistono numerosi social network e diversi tipi di cryptovalute.

“Forse uno dei metaversi si imporrà sugli altri, o forse si andrà più in un’ottica di multiverso 3D e gli utenti navigheranno su più metaversi. Come accade già adesso per i social network”.

E’ questione di tempo. Il buon proposito per Loft Italy è quello di continuare a crescere. Dal reale al virtuale. Senza perdere il contatto con il territorio.

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