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Il Cfo di Bed Bath & Beyond sotto accusa prima di lanciarsi nel vuoto

Bed Bath & Beyond

Un dirigente di Bed Bath & Beyond, che la settimana scorsa si è suiciditato buttandosi da un grattacielo, era stato accusato insieme all’investitore-attivista Ryan Cohen di aver partecipato a uno schema ‘pump and dump’ per gonfiare artificialmente il valore dell’azienda.

A dare conferma dell’identità dell’uomo è stato il New York Post, raccontando che il top manager Gustavo Arnal è saltato dall’iconico grattacielo ‘Jenga’ a Manhattan.

Nell’azione legale collettiva – presentata il 23 agosto, 11 giorni prima della morte di Arnal, presso il tribunale del Distretto di Columbia – si legge che il querelante principale si chiami Pengcheng Si. Stando a quanto riporta Reuters, la società di Bed Bath & Beyond ha affermato di essere “nelle prime fasi della valutazione del reclamo, ma sulla base delle attuali conoscenze ritiene che le affermazioni siano prive di fondamento”.

La causa sostiene che Cohen si sia rivolto ad Arnal in merito a un piano per controllare le azioni della società in modo che entrambi potessero trarne profitto. Le azioni di Bed Bath & Beyond sono diventate un titolo ‘meme’ negli ultimi mesi, cioè con un prezzo altamente variabile, influenzato in gran parte dai social media.

Secondo la causa, “con il controllo su una parte significativa del flottante, Cohen avrebbe agito essenzialmente mantenendo alto il prezzo delle azioni. Mentre Gustavo avrebbe controllato la vendita di azioni da parte degli insider” dell’azienda.

“In base a questo accordo, gli imputati avrebbero tratto un buon profitto dall’aumento del prezzo e avrebbero coordinato la vendita di azioni per ottimizzare i loro rendimenti”.

Il mese scorso, Arnal ha venduto poco più di 55.000 azioni della società in pochi giorni per circa 1,4 mln di dollari, ma secondo Reuters ne aveva ancora quasi 255.400.

Come riportato in precedenza da Fortune, Cohen ha acquistato milioni di azioni della società, suscitando speranze tra gli investitori al dettaglio, prima di uscire completamente dalla società vendendo tutte le sue azioni.

La nota catena di arredamento Bed Bath & Beyond ha rifiutato di commentare quanto accaduto a Fortune, chiedendo il rispetto e la privacy per la famiglia di Arnal.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com 

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