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Oracle, il cloud spinge ancora i conti: è il 30% del fatturato

safra catz oracle

Il peso del cloud si fa sentire sempre di più nei conti di un gigante tecnologico che proprio al cloud sta dedicando buona parte dei suoi sforzi, anche in Italia: Oracle ha annunciato i risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2023, nel quale ha registrato ricavi da 11,4 mld di dollari, aumentati del +18% su base annua. Una cifra che arriva al 23% se il confronto viene fatto ‘a valuta costante’. Ma a colpire sono i ricavi del suo business cloud, che ormai corrispondono al 30% del totale.

I ricavi totali cloud sono in crescita del 45% a 3,6 mld di dollari, un +50% a valuta costante. Dividendo in due la cifra, si vede che i ricavi del cloud infrastrutturale (IaaS, la parte che include i server e i data center) arrivano a 0,9 miliardi di dollari, in aumento del +52% (del 58% a valuta costante). I ricavi del cloud applicativo (SaaS, ovvero la parte dei software messi a disposizione da Oracle) arrivano a 2,7 miliardi di dollari, in aumento del 43%, il 48% a valuta costante.

“Nel primo trimestre fiscale, il fatturato totale è cresciuto del +23% a valuta costante, battendo così le previsioni di 200 milioni di dollari”, ha dichiarato la Ceo Safra Catz”.

I dati italiani, dicono da Oracle, sono in trend con il resto del mondo, forse anche migliori, considerando gli impegni recenti: il cloud si sta via via diffondendo tra i clienti del gigante Usa, che lo usano sempre più spesso, sia dal punto di vista infrastrutturale che applicativo. D’altronde, nel mondo, “queste due attività cloud rappresentano ora più del 30% del nostro fatturato totale”, ha spiegato la CEO di Oracle. “Man mano che le nostre attività cloud diventeranno una percentuale sempre più grande del nostro business complessivo, prevediamo che il nostro fatturato organico raggiungerà un tasso di crescita a due cifre – a valuta costante – con un corrispondente aumento dell’utile per azione”.

Un esempio di cloud applicativo è l’accordo con Bper banca sulla gestione delle risorse umane.

L’accelerata sul cloud è abbastanza scontata, considerando l’investimento che è stato fatto sul Paese, con l’apertura della Cloud Region di Milano: una delle 40 aperte dall’azienda in tutto il mondo (l’ultima, proprio oggi, è stata annunciata in Spagna).

Il VP e Country Manager di Oracle in Italia Alessandro Ippolito ha ricordato che “questo trimestre è stato contrassegnato per Oracle Italia dall’apertura dei nostri nuovi uffici di Milano, un investimento sulla città e sul territorio che contiamo darà presto i suoi risultati. È anche un altro segno del rinnovato impegno di Oracle per sostenere il Paese in questo momento di transizione – energetica, ambientale, e presto anche politica – mettendo a frutto le risorse del PNRR. Ottimi anche i risultati di business del trimestre, specie in ambito cloud”, considerata l’apertura della Cloud region milanese. BPER Banca, dice Ippolito, “ha scelto la suite Oracle Cloud HCM per migliorare la gestione delle risorse umane, sviluppare talenti e migliorare l’esperienza dei dipendenti, ben consapevole di quanto la soddisfazione interna sia strettamente correlata alla soddisfazione dei propri clienti”.

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Alessandro Ippolito, VP e Country Manager di Oracle in Italia

Ora però l’azienda sta scoprendo che, attraverso il cloud, può offrire ancora di più rispetto a soluzioni ‘tradizionali’, come quelle per la gestione delle risorse umane. Può offrire ‘verticalizzazione’, dicono dall’azienda, cioè quella personalizzazione delle soluzioni informatiche che una volta le aziende clienti preferivano fare da sole.

Altro esempio: per il primo trimestre dell’anno fiscale 2023, la neo-acquisita Cerner ha contribuito con 1,4 miliardi di dollari al fatturato totale (ma Catz sottolinea che “anche senza Cerner, il nostro fatturato totale è aumentato del +8% a valuta costante”). Sarà proprio attraverso Cerner che Oracle offrirà soluzioni nuove, su misura, all’healthcare. Così come altre divisioni specializzate si occuperanno sempre di più di offrirle alle telco, alle aziende del retail, del food, della moda.

Anche Cerner avrà un impatto positivo sulla crescita del fatturato e dell’utile per azione nei prossimi trimestri, dice la Ceo, “man mano che integreremo completamente Cerner in Oracle e ci avvarremo delle efficienze sui costi che ne deriveranno. Questo è infatti il primo trimestre dall’acquisizione di Cerner, che ha appena realizzato il miglior trimestre di fatturato della sua storia. Ci aspettiamo che Cerner faccia ancora meglio nei prossimi trimestri, grazie allo sviluppo di una nuovissima suite di servizi cloud per l’assistenza sanitaria”.

“L’accesso multi-cloud a Oracle Database e al database MySQL HeatWave di Oracle renderà ancora più popolari i due database più diffusi al mondo”, ha dichiarato Larry Ellison, Fondatore, Chairman e CTO di Oracle. “Nel primo trimestre abbiamo ampliato il nostro rapporto con Microsoft, fornendo tutte le versioni del database Oracle direttamente ai clienti di Microsoft Azure. Ora tutti i clienti Microsoft possono accedere direttamente a Oracle Exadata Cloud Service, Oracle Autonomous Database e a tutte le altre versioni di Oracle Database direttamente dal cloud Azure. Oggi annunciamo anche che i clienti di Amazon Web Services possono accedere direttamente al database MySQL HeatWave di Oracle sul cloud di Amazon. Ciò consente agli utenti AWS di eseguire l’elaborazione delle transazioni, gli analytics in tempo reale e il machine learning (“apprendimento automatico”) su un unico servizio MySQL unificato. MySQL HeatWave offre un rapporto prezzo-prestazioni 7 volte migliore rispetto ad Amazon Redshift e 10 volte migliore rispetto a Snowflake, è 25 volte più veloce di Redshift ML e ha un throughput fino a 10 volte superiore rispetto ad Aurora. I benchmark delle prestazioni ottenute dai clienti sono riportate in un comunicato stampa su MySQL HeatWave in uscita”.

Gli altri numeri di Oracle:

L’utile operativo GAAP del primo trimestre è stato di 2,6 miliardi di dollari, in calo del -23% (del -17% a valuta costante). L’utile operativo non-GAAP è stato di 4,5 miliardi di dollari, con un aumento del +3%, +10% a valuta costante. Il margine operativo GAAP è stato del 23% e quello non-GAAP del 39%. L’utile netto GAAP è stato di 1,5 miliardi di dollari e l’utile netto non-GAAP di 2,8 miliardi di dollari. L’utile per azione GAAP del primo trimestre è stato di 0,56 dollari, mentre l’utile per azione non-GAAP è stato di 1,03 dollari.

Il Consiglio di amministrazione ha dichiarato un dividendo trimestrale in contanti di 0,32 dollari per azione delle azioni ordinarie in circolazione. Il dividendo sarà corrisposto agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 12 ottobre 2022, con data di pagamento 25 ottobre 2022.

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