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Un mondo più sicuro per le donne: intervista a Irene Fellin (Nato)

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Parla Irene Fellin, la prima italiana a ricoprire l’incarico di Rappresentante speciale del segretario generale della Nato per Women, Peace and Security (Wps) – La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di settembre 2022.

Far sedere una donna a un tavolo di uomini “non significa per forza ascoltarla e prenderla in considerazione”. Irene Fellin, la prima italiana a ricoprire l’incarico di Rappresentante speciale del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, per Women, Peace and Security (Wps) sa bene che solo partendo da un’analisi lucida di una situazione si può sperare di cambiarla. Al suo vertice d’esordio in questa veste, a Madrid, non a caso è rimasta ancorata ai fatti ricordando alle ministre della difesa e degli esteri, in un incontro da lei organizzato, che “il tema è capire come possiamo far leva sulla nostra leadership per promuovere la partecipazione femminile in tutti gli aspetti della difesa, della pace e della sicurezza”.

Se nel 2014 si celebrava l’arrivo di “ben cinque signore” (inclusa l’ex responsabile alla Difesa Roberta Pinotti) alle riunioni Nato, quest’anno al summit definito da Stoltenberg “storico e trasformativo” ne sono arrivate quasi il doppio. Ma per una paladina dei diritti come Fellin la battaglia non è certo vinta. Infatti, se questo dato da una parte rinfranca, dall’altra impone un’assunzione maggiore di responsabilità: chi è riuscita a rompere il soffitto di cristallo dovrebbe diventare una punta di lancia, ma non sempre questo accade. Quindi, “è essenziale essere sempre più visibili e farsi ascoltare se vogliamo essere dei modelli per le future leader, perché è difficile ispirarsi a ciò che non vedi e non senti”.

Bolzanina, classe 1976, con una brillante carriera internazionale, Fellin ha fatto della lotta per chiudere il divario di genere la cifra del suo impegno come professionista e donna (nonché mamma di due gemelle ancora piccole). Prima di diventare, a novembre, la ‘nostra’ funzionaria più alta in grado alla Nato – la prima esponente di un Paese mediterraneo in un ruolo solitamente appannaggio di donne nordeuropee o anglosassoni – ha fondato e guidato per sei anni Wiis Italy, la costola nazionale del network globale Women in International Security, una realtà istituzionale che collabora con ministeri e organizzazioni internazionali per promuovere la leadership femminile nel campo della diplomazia e della sicurezza internazionale.

È stata anche responsabile delle ricerche dell’Istituto Affari Internazionali sull’attuazione della Risoluzione Onu n.1325 ‘Donne, Pace e Sicurezza’ (che già nel 2000 chiedeva l’inserimento della prospettiva di genere nel settore Peace & Security) e ha coordinato il Mediterranean Women Mediators Network, la rete delle mediatrici del Mediterraneo creata dalla Farnesina.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di settembre 2022. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

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