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Sì, viaggiareripensando il turismo locale e globale in chiave sostenibile. Proprio come suggerisce “Rethinking Tourism” il claim della Giornata mondiale che si celebra il 27 settembre.

In questa direzione va anche la campagna promossa da Enit ‘Pensiamo a ciò che amiamo’ (rethink what we love). Roberta Garibaldi, Ceo di Enit, presenzia al G20 di Bali, dove si sta celebrando anche la quarantatreesima edizione della Giornata mondiale del turismo.

“Un augurio a tutti voi, che viaggiate o che permettete agli altri di farlo, con tanta passione e condivisione. Ogni volta che scegliamo di partire stiamo influenzando, senza saperlo, l’economia e il mondo,  e non solo perché il turismo copre oltre il 10% del Pil a livello globale, ed il 13% di quello italiano, ma anche perché è un patrimonio culturale, che influenza le genti ed il loro modo di vivere”, ha detto.

Turismo e Agenda 2030

Un settore economico, quello del turismo, che rientra anche negli obiettivi identificati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Istituita nel 1979 dall’Untwo (United nations world tourism organization)  la giornata mondiale del turismo negli ultimi 10 anni si è sempre più orientata alla promozione di un turismo sostenibile.  

A darne un’idea più chiara è Zurab Pololilkashvili, il segretario generale dell’UNWTO, che ne parla così: “Ripensare uno dei maggiori settori economici del mondo non sarà facile, ma siamo già a buon punto. La crisi ha ispirato e catalizzato la creatività e la pandemia ha accelerato la trasformazione del lavoro, portando sia sfide che enormi opportunità. Stiamo facendo progressi significativi nel rendere il turismo un motore centrale delle economie verde, blu e digitale, assicurando che la crescita non avvenga a spese delle persone o del Pianeta”.

E’ chiaro il richiamo alla grave crisi attraversata dal settore a causa di Covid, il cui impatto è stato devastante soprattutto in Italia, che vede nel turismo uno dei settori trainanti del Pil.

I dati del 2022

L’estate 2022 ha fatto registrare una lenta ripresa, grazie agli arrivi degli stranieri, che sono stati i grandi assenti sullo scacchiere turistico italiano, e che sono più che triplicati nel primo quadrimestre del 2022 (+216%), pur segnando ancora un-36% rispetto ai dati del 2019. (Elaborazione Coldiretti, dati Bankitalia).

Le restrizioni legate ai trasporti aerei e internazionali hanno dato però una spinta al turismo di prossimità. Si torna quindi a viaggiare, non solo per leisure, per piacere, ma anche per lavoro. Già dal mese di agosto 2022 si è registrato un aumento delle prenotazioni rispetto allo stesso mese dello scorso anno, pari a +144,2% delle prenotazioni di alberghi, +142,8% per quanto riguarda i voli, +270,3% per i treni e +236,8% relativamente a viaggi in auto (fonte BizAway).

Gli ostacoli del settore non sono però finiti con l’allentarsi della crisi pandemica. L’aumento generale dei costi è una delle maggiori sfide per il comparto. Voli, biglietti ferroviari e soprattutto il carburante sono oggi interessati da un notevole rincaro, e nel novero va aggiunta anche l’inflazione nazionale del 1,5% e internazionale superiore al 4%.

Parola chiave: digitalizzazione

In questo contesto si inserisce il bonus digitalizzazione destinato ai tour operator e alle agenzie di viaggio, introdotto dall’articolo 4 del Decreto Recovery, che viene riconosciuto sotto forma di credito d’imposta al 50% sulle spese destinate a investimenti e attività di sviluppo digitale fino ad un importo massimo di 25.000 euro.

Le aziende italiane del comparto devono aggiornarsi, attuando una forte spinta nella tecnologizzazione e automazione dei processi con l’obiettivo di marginalizzare il più possibile l’aumento dei costi e rispondere al meglio alla sempre più frequente domanda di gestione dei rischi e delle emergenze correlati alle varie destinazioni.

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