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Le società zombie stanno per sparire: ed è un bene per l’economia

Gli zombie esistono. Perlomeno se si parla di aziende. Definite come imprese economicamente non redditizie che hanno bisogno di prestiti per rimanere in vita, la recente era di denaro a buon mercato e investimenti ad alto rischio ha alimentato ‘l’ascesa dei morti viventi nel mondo degli affari’: le società zombie.

David Trainer, Ceo della società di ricerca sugli investimenti ‘New Constructs‘, ritiene che attualmente ci siano circa 300 società zombie quotate in borsa.

E con i tassi di interesse in aumento e il denaro che non è più economico come una volta, le società zombie si trovano ad affrontare una resa dei conti che influenzerà sia gli investitori che l’economia, mentre aumentano i timori su una possibile recessione.

“Quando la realtà economica colpirà queste società, e le loro azioni crollerano, molti investitori verranno schiacciati”, ha detto Trainer a Fortune. “Presto vedremo un impatto potenzialmente enorme sulla domanda dei consumatori… ci saranno molte persone che ne avvertiranno le gravi conseguenze”.

Ma partiamo dalle basi. Cos’è un’azienda zombie?

Le aziende zombie sono aziende in crisi che vengono mantenute in vita per un periodo prolungato di tempo da parte dei creditori. Si tratta di imprese in avanzato stato di deterioramento. Per questo ‘zombie’.

In realtà, ciò che rende esattamente un’azienda ‘zombie’ (e quante ce ne sono oggi negli Stati Uniti) è oggetto di dibattito.

Goldman Sachs ha recentemente stimato che circa il 13% delle società quotate negli Stati Uniti “potrebbero essere considerate zombie”, definite come “imprese che non hanno prodotto profitti sufficienti per onorare i propri debiti”.

Ma in uno studio dello scorso anno, la Federal Reserve ha scoperto che solo circa il 10% delle aziende quotate erano società zombie nel 2019, utilizzando criteri leggermente più rigorosi. Invece lo stratega della Deutsche Bank Jim Reid ha condotto uno studio nell’aprile 2021 che ha rilevato che oltre il 25% delle società statunitensi erano zombie, nel 2020.

Per fare un confronto, nell’anno 2000, solo il 6% circa delle aziende statunitensi si trovava nella stessa situazione, secondo l’analisi di Reid.

Trainer, che negli ultimi anni è diventato popolare per aver fatto alcune previsioni sulle società di zombie, crede che il numero di queste aziende in fallimento negli Stati Uniti sia aumentato notevolmente negli ultimi decenni.

Ma definisce le società di zombie usando una definizione più ampia.

Dal punto di vista di Trainer, le aziende zombie sono aziende con meno di due anni di sopravvivenza futura: ovvero, tiene in considerazione con quale velocità queste aziende bruciano il loro flusso di cassa, quanto fanno fatica a differenziarsi dalla concorrenza, se hanno margini scarsi e se non hanno opzioni a disposizione per una crescita redditizia futura.

“Quindi c’è una probabilità molto bassa che la loro situazione possa migliorare”, ha detto.

Trainer e il suo team hanno creato un elenco di circa 300 aziende zombie quotate in borsa di cui tengono traccia da vicino e, sebbene la maggior parte di loro siano aziende piuttosto piccole, alcune sono state recentemente sotto gli occhi del pubblico.

Ad esempio il rivenditore di auto online Carvana e il produttore di cyclette Peloton, insieme ai preferiti di azioni meme AMC e GameStop.

Carvana ha rifiutato di commentare con Fortune. AMC, Peloton e GameStop non hanno risposto alle richieste di commento.

Dal punto di vista di Trainer, molte di queste società zombie alla fine vedranno i prezzi delle loro azioni scendere fino a zero dollari, quando il mercato capirà che non possono sopravvivere all’aumento dei tassi di interesse.

Quest’anno la Federal Reserve ha aumentato i tassi cinque volte per combattere l’inflazione più alta degli ultimi 40 anni, portando a un aumento vertiginoso dei costi di finanziamento per le società. Ciò ha colpito e sta colpendo soprattutto le società zombie, che stanno già lottando per pagare le spese per interessi.

Ma mentre la potenziale caduta delle società zombie potrebbe essere dolorosa per gli investitori e l’economia a breve termine, Trainer ha affermato che non sarà la cosa un male a lungo termine.

Invece, ha sostenuto che rappresenta una “necessaria pulizia del sistema finanziario”.

L’ascesa delle società zombie e i loro effetti sull’economia

Come è avvenuta questa ‘invasione di zombie’ in primo luogo?

Negli anni successivi alla grande crisi finanziaria del 2008, le banche centrali di tutto il mondo desideravano disperatamente riaccendere la crescita economica e ridurre la disoccupazione. Per fare ciò, molti tagliarono i i tassi di interesse e istituirono altre politiche monetarie flessibili progettate per stimolare i prestiti e gli investimenti.

Fu l’inizio di un’era di ‘denaro libero’ che metteva il contante nelle mani degli speculatori, che acquistarono asset finanziari rischiosi, portandoli a nuove vette.

L’S&P 500, ad esempio, è aumentato di oltre il 545% tra il minimo post recessione di febbraio 2009 e il massimo di novembre 2021. E nello stesso lasso temporale, il prezzo medio di vendita delle case statunitensi è balzato di quasi il 110%, mentre le criptovalute si sono trasformate in una classe di asset da trilioni di dollari.

L’era speculativa ha raggiunto il suo apice nel 2021, dopo che il pacchetto di aiuti del Governo Usa ha alimentato il boom degli investimenti al dettaglio, secondo Trainer.

A quel tempo, le criptovalute come Bitcoin stavano aumentando vertiginosamente, e i mercati, tra quotazioni e Spac, erano in fiamme. I trader di meme stock, intanto, stavano spingendo le azioni di società zombi come AMC e GameStop sempre più in alto.

La caduta delle società zombie e le lezioni per gli investitori

L’era delle società zombie potrebbe volgere al termine con l’aumento dei tassi di interesse, costringendo le aziende non redditizie a bruciare sempre più denaro. Ma secondo Trainer, la caduta delle società zombie alla fine sarà benefica per l’economia e aiuterà a insegnare agli investitori più giovani che hanno vissuto un’era di eccessi speculativi sull’importanza della gestione del rischio.

“C’è stato un ambiente in cui le persone sono cresciute e non capiscono il rischio. Prendi i meme stock”, ha detto Trainer, riferendosi ad Amc, uno dei titoli preferiti di Reddit. “Stai comprando un’azienda cinematografica il cui più grande concorrente è appena andato in bancarotta. PEr tutti gli attori del settore si assottigliano i margini, mentre il management blatera di acquistare una miniera d’oro e di vendere popcorn nei negozi di alimentari. Bene, sono sicuro che quello dei popcorn sarà un grande vantaggio competitivo”.

Il Ceo ha proseguito sostenendo che i giovani investitori che hanno pompato azioni di società zombie durante la pandemia trarrebbero vantaggio dalla comprensione della differenza tra speculare e investire, che è stata spiegata in modo così eloquente dal mentore di Warren Buffett, Benjamin Graham, nel suo libro del 1949 ‘The intelligent investor’.

Graham ha distinto tra investitori, il cui “interesse primario risiede nell’acquisire e detenere titoli adeguati a prezzi adeguati” e speculatori, che si preoccupano semplicemente di “anticipare e trarre profitto dalle fluttuazioni del mercato”.

Ha anche avvertito, oltre 70 anni fa, dei pericoli di consentire alla speculazione di dilagare nel mercato azionario.

La distinzione tra investimento e speculazione in azioni ordinarie è sempre stata utile e la sua scomparsa è motivo di preoccupazione. Abbiamo spesso detto che Wall Street come istituzione farebbe bene a ripristinare questa distinzione e a sottolinearla in tutti i suoi rapporti con il pubblico. Altrimenti, un giorno le borse potrebbero essere accusate di pesanti perdite speculative, contro le quali coloro che le hanno subite non erano stati adeguatamente avvertiti”, ha scritto Graham.

Trainer sostiene che stiamo assistendo all’impatto dell’aver ignorato l’avvertimento di Graham. Con l’aumento (e il prossimo crollo) delle società zombie.

L’articolo originale è disponibile su Fortune.com 

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