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Manovra, Federcontribuenti: serve bonus per gestire crisi aziende

corruzione

Riconoscere alle imprese un bonus di almeno il 50% degli investimenti sostenuti, in modo da aiutarle a adottare gli strumenti di prevenzione e gestione delle situazioni di crisi e di insolvenza. La richiesta di Federcontribuenti è stata avanzata al governo, sottolineando che è stato lo stesso legislatore – con il decreto legislativo 83 del 2022 – a imporre alle aziende di adottare adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Il decreto legislativo 83 del 2022 – ricorda la Federazione – ha sancito l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza a partire dal 15 luglio 2022 e ha introdotto importanti novità.

Per quanto riguarda gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili, in particolare, il decreto sottolinea l’importanza di adottare soluzioni orientate alla gestione dell’early warning: mettere in sicurezza l’azienda, preservarne l’incolumità finanziaria e garantirne la crescita sostenibile nel tempo. Lo scopo perseguito dal legislatore è dunque quello di fornire direttive e strumenti per consentire alle imprese di individuare e fronteggiare con tempestività un possibile stato di crisi. Le imprese sono quindi tenute a impiegare strumenti idonei alla programmazione e al controllo di gestione, dovendone sopportare i relativi costi. Gli investimenti necessari sono tutt’altro che marginali, e sono collegati alla tipologia e al dimensione dell’impresa, nonchè al rischio imprenditoriale connesso al carattere innovativo del progetto perseguito.

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