Bernard Arnault, al vertice del gruppo del lusso numero uno al mondo Lvmh, sta preparando la sua successione. In questa ottica viene inquadrata la nomina del figlio Antoine Arnauld alla testa di Christian Dior, la holding che controlla Lvmh. È un altro tassello di questa strategia che ‘blinda’ il Gruppo.
Con un patrimonio di quasi 187 miliardi di dollari, la famiglia ha cinque eredi. Delphine, 47 anni, è vicedirettore generale di Louis Vuitton e Antoine, 45 anni, è responsabile dell’immagine e della comunicazione di Lvmh e direttore generale di Berluti.
Alexandre, 30 anni, è vicepresidente esecutivo di Tiffany. Frédéric, 27 anni, ceo di Tag Heuer.Jean, 24 anni, direttore marketing e sviluppo orologi per Louis Vuitton. La nomina di Antoine ad amministratore delegato della holding Christian Dior è stata annunciata con una nota. “Fa parte della trasformazione della società Agache (la cassaforte di famiglia, ndr) in una società in accomandita semplice” annunciata lo scorso luglio per mantenere il controllo familiare ed evitare lo smembramento.
Sembra, in tutto, un piano di successione anche se Bernard, il capostipite non sembra pronto a passare lo scettro. All’assemblea generale annuale, il limite di età per l’amministratore delegato di LVMH è stato spostato da 75 a 80 anni. Significa che l’amministratore delegato di 73 anni vuole prolungare il suo mandato.
