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Rimborsi fiscali lampo, accrediti di Agenzia delle Entrate in 10 giorni

Rimborsi fiscali veloci. Il 2022 è stato un anno record per i numeri raggiunti dall’Agenzia delle Entrate, che ha velocizzato le procedure al punto di tagliare a soli 10 giorni i tempi necessari per famiglie e imprese per vedersi accreditare i pagamenti. Quest’anno i rimborsi sono stati quasi 3,4 milioni, il 4,5% in più rispetto ai 3,22 milioni del 2021. È la cifra più alta di sempre. L’importo complessivo ammonta invece a 20 miliardi di euro, quasi 2 miliardi in più rispetto ai 18,1 miliardi del 2021 (+9,8%). A farsi sentire cominciano ad essere gli effetti della semplificazione dei processi di pagamento automatizzati messa a punto dall’Agenzia delle Entrate, che adesso può effettuare direttamente i bonifici sui conti correnti dei beneficiari. Dalla richiesta di rimborso fino all’accredito, tutte le procedure sono infatti oggi in capo direttamente all’Agenzia, senza altri passaggi intermedi.

Tempi record per l’accreditamento dei rimborsi

Una novità che ha permesso di tagliare drasticamente i tempi, che si sono ridotti di circa 30 giorni. Inoltre, grazie al decreto sulle semplificazioni fiscali di giugno scorso, anche i pagamenti agli eredi dei rimborsi spettanti ai contribuenti deceduti sono stati automatizzati. Il rimborso non è più erogato solo dietro richiesta da parte dei chiamati all’eredità, ma spetta direttamente agli eredi come indicati nella dichiarazione di successione per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. Il 96% dei pagamenti 2022 riguarda rimborsi Irpef, per un valore di 2,7 miliardi, in aumento dell’8% rispetto al 2021. Nel settore dell’Iva, oltre 90mila fra imprese, artigiani e professionisti (+6,7%) hanno invece ricevuto rimborsi per circa 15,5 miliardi, con un incremento in questo caso del 5,5%.

Per le imprese, ai rimborsi Iva vanno aggiunti circa 6mila rimborsi di imposte dirette, per un controvalore pari a 1,2 miliardi, e oltre 7mila derivanti dalla deducibilità Irap, pari – secondo i dati delle Entrate – a poco meno di 300 milioni di euro. Altri 1,5 miliardi di euro sono stati peraltro erogati a quasi 2 milioni di contribuenti senza datore di lavoro che hanno presentato il modello 730 entro settembre 2022. In pratica, anche chi ha perso il lavoro ha comunque ricevuto il rimborso in tempi brevi direttamente dall’Agenzia.

Liquidità nel tessuto economico del Paese

Trattare tempestivamente le richieste di rimborsi, ha anche consentito di  immettere liquidità nel tessuto economico e contribuire allo sviluppo dell’economia del Paese. La velocità dei rimborsi è infatti considerato “un obiettivo strategico e un servizio essenziale” per l’Agenzia, che proprio per questo deve puntare su un sempre maggiore sviluppo dei processi di semplificazione e digitalizzazione. Massima attenzione è stata assicurata quindi alla lavorazione dei rimborsi richiesti con la presentazione del modello 730, mentre i rimborsi Iva hanno guadagnato rapidità grazie alla possibilità per l’Agenzia di interrogare direttamente i “dati fattura integrati” per ottenere la documentazione necessaria alla trattazione della pratica.

Come da indicazioni, la lavorazione dei rimborsi è stata e dovrà essere sempre più eseguita limitando gli spostamenti fisici dei contribuenti, utilizzando non solo la posta elettronica, posta certificata o raccomandata, ma soprattutto i canali di colloquio disponibili tramite i servizi telematici. Il digitale è del resto lo strumento utilizzato anche una volta elargito il rimborso: per avvisare i contribuenti dell’avvenuto pagamento, si passa tramite le notifiche dell’app AgenziaEntrate o gli oltre 400mila sms che l’Agenzia ha inviato a coloro che hanno fornito il proprio numero di cellulare nell’area riservata del sito.

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