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Bankitalia: con doppia password e codici meno frodi

Bankitalia: la sede, Palazzo Koch

Seconda password,  codice che dura pochi minuti, un ‘ok ‘ da digitare sullo smartphone, l’impronta digitale o una serie di numeri generato da un dispositivo. I sistemi per la ‘doppia autenticazione’, varata dalla Ue a fine 2020, hanno complicato la vita a molti cittadini europei ed italiani nel disporre un bonifico bancario o pagare online con la carta ma hanno anche ridotto drasticamente i rischi di frode.

Ad analizzare i dati riferiti al nostro paese è un paper pubblicato dalla Banca d’Italia realizzato dall’analista Massimiliano Cologgi secondo cui la norma riduce del 60% i rischi di frode per i trasferimenti online con carta e dell’80% di quelli con moneta elettronica. Un grafico contenuto nello studio, visivamente mette a confronto le curve discendenti del tasso di frodi negli anni 2020-2021 nell’uso di carte e moneta elettronica e le curve, in rialzo, che indicano il numero di transazioni con la doppia autenticazione (Sca).

“La Sca – scrive Banca d’Italia – ha avuto un ruolo importante nel ridurre i rischi di frode nei pagamenti da remoto” spiegando come la misura è stata efficace anche per il calo (del 50%) dei pagamenti effettuati verso paesi fuori dall’area economica europea che hanno un’incidenza di rischio maggiore. Secondo i calcoli dello studio la doppia autenticazione ha permesso di evitare truffe e frodi di circa 60 milioni di euro nel periodo fine 2019-2021. La gran parte delle frodi avviene appunto su carte e moneta elettronica anche sotto il punto di vista del valore medio della truffa ed è dovuto principalmente all’uso di carte rubate o contraffatte. Il rapporto segnala anche la relativa pericolosità di alcuni strumenti come le carte E-Gift, i buoni regalo emessi da alcuni grandi gruppi dovuto alla “non tracciabilità e irreversibilità delle transizioni”.

Basso il livello di rischio delle frodi attraverso il ritiro di contanti (ancora molto popolari in Italia), operato tramite carte rubate o falsificate ai bancomat e Atm. Nonostante un valore relativamente alto delle transazioni fraudolente (circa 300 euro), rappresentano solo l’1% delle frodi in volumi e 3% in valore. Sul totale del ritiro dei contanti, quelli fraudolenti sono appena lo 0,0006%, in linea con la media europea. In pratica un centesimo ogni 200 euro ritirati. Certo, riconosce lo studio, non è possibile quantificare quanti affari si siano persi per la difficoltà (specie all’inizio) nel digitare i secondi codici o nel ricevere l’sms o usare l’app e meno che mai è impossibile sapere il ‘costo sociale’ dei consumatori alle prese con il nuovo sistema. tuttavia, nota, il ricercatore, le difficoltà sembrano essere state limitate ai primi mesi di migrazione ai nuovi standard.

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