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Tim ritorna su mercato dei bond ed è boom: collocati 850 mln di euro

Tim torna sul mercato e il suo junk-bond ad alto rendimento a 5 anni va a ruba. Per l’azienda è ossigeno, una infusione di liquidità per il gruppo. Il successo del collocamento del bond è il “risultato dell’azione di profondo cambiamento avviata nel corso dell’ultimo anno. Questa operazione è la prova della fiducia che il mercato ha verso la nostra azienda”, spiega Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim.

Le banche che curano l’operazione, che come ‘benchmark’ aveva una dimensione stimata di 500 milioni, ricevono richieste per 2,5 miliardi e alla fine vengono collocati 850 milioni di euro con un coupon al 6,875% (sotto la guidance che lo indicava al 7%).

A Piazza Affari le azioni di Tim hanno concluso la seduta in rialzo dello 0,16% a 0,26 euro. La forte domanda registrata dagli investitori è la “migliore risposta all’impegno dimostrato da tutte le componenti operative del gruppo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e dei costanti miglioramenti della gestione”, aggiunge Labriola il quale evidenzia che il finanziamento raccolto rafforza la “posizione di liquidità del gruppo e ci consente di sostenere l’ambizioso piano di investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico del Paese”, conclude Labriola.

 

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