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Smart working per i fragili fino al 30 giugno ma con disparità tra pubblico e privato

lavoro
Rifinanziato il Fondo nuove competenze. Confermate le risorse disponibili: ammontano a 230 milioni anche per il 2023. A Palazzo Madama confermata anche la disparità di trattamento con la proroga fino al 30 giugno dello smart working per i lavoratori fragili pubblici e privati, e il diritto al lavoro agile, invece, solo per lavoratori con figli under 14 del privato.
Proroga di un anno, inoltre, fino al 30 giugno 2025 per l’impiego oltre 24 mesi dei lavoratori in somministrazione impiegati a tempo determinato dalle aziende utilizzatrici assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro.
L’alternanza scuola lavoro anche stavolta non costituisce requisito per l’ammissione alla prossima maturità di giugno. Sono queste le principali novità del decreto legge Milleproroghe nel pacchetto lavoro.
Imprese e sindacati si sono battuti per ottenere anche nel 2023 il Fondo nuove competenze. Il fondo remunera ai datori di lavoro il costo del personale, comprensivo di contributi previdenziali e assistenziali, relativo alle ore di frequenza dei percorsi formativi di sviluppo delle competenze stabiliti dagli accordi collettivi. Il Fondo nuove competenze, costituito presso l’Anpal, si farà dunque ancora carico, nel 2023, dei costi delle ore di formazione, contributi previdenziali e assistenziali, nel limite di 230 milioni rifinanziato.
Per accedere al contributo finanziato, oltre alla stipula degli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, è necessario procedere a inviare le domande contenenti i progetti formativi tramite la piattaforma dedicata dell’Anpal.
La prima edizione del Fondo nuove competenze ha permesso di finanziare oltre 14mila aziende, con il coinvolgimento di più di 700mila lavoratori nei percorsi di formazione (oltre 95 milioni di ore). L’avviso 2022 è ancora aperto (per le domande c’è tempo fino al 28 febbraio), ma i numeri sono già alti: dai dati del ministero del Lavoro al 12 febbraio sono state presentate 11.225 istanze, pari a oltre 536mila lavoratori. Sullo smart working, il governo ha confermato, fino al 30 giugno, il diritto a queste modalità di lavoro per i fragili. Sia nel pubblico che nel privato.
Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, è riuscita a trovare le risorse, 16 milioni, per consentire il lavoro agile per i fragili dopo il 31 marzo e uno al 30 giugno. Per quanto riguarda i lavoratori con figli under14 torna invece il diritto a richiedere (e ottenere), ma solo nel privato, lo smart working (la norma precedente era infatti scaduta a fine dicembre).
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