La detassazione dei premi di produttività varata nel 2016 piace più al Nord che al Sud. Su 7650 contratti aziendali tutt’ora attivi su un totale di quelli depositati di 80.028, infatti, il 75%è concentrato al Nord, il 17% al Centro mentre solo l’8% arriva da aziende del Sud. A fare la stima dell’andamento dell’incentivo fiscale alla contrattazione di secondo livello è un Report del ministero del Lavoro che ha aggiornato i dati al 15 febbraio scorso.
In particolare sempre rispetto ai 7.650 contratti tuttora attivi, 6.937 sono aziendali e 713 e territoriali: 5.865 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 4.546 di redditività, 3.986 di qualità, mentre 870 prevedono un piano di partecipazione e 4.667 prevedono misure di welfare aziendale. L’analisi per settore di attività economica, invece, pone in luce la predominanza della richiesta di detassazione da parte dei servizi: da questi arrivano il 61% dei contratti depositati. Segue l’Industria con il 38% e l’Agricoltura con l’1%.
Se invece ci si sofferma sulla dimensione aziendale il Report registra come il 50% dei contratti abbia un numero di dipendenti inferiore a 50; il 35% un numero di dipendenti maggiore o uguale a 100; il 15% abbia dipendenti compresi fra 50 e 99. Per quello che riguarda i lavoratori beneficiari sempre rispetto ai 7.650 contratti aziendali tuttora attivi, il loro numero è pari a 2.541.833, di cui 1.648.263 riferiti a contratti aziendali e 893.570 a contratti territoriali.
Il valore annuo medio del premio risulta pari a 1.506,65 euro, di cui 1.642,88 euro riferiti a contratti aziendali e 578,12 euro a contratti territoriali. Per quanto riguarda invece la richiesta di accesso al credito d’imposta (ex art.1 del Decreto Interministeriale del 4 maggio 2018) utilizzabile esclusivamente in compensazione per talune spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano 4.0, sono stati depositati 4.408 contratti.
La percentuale maggiore di aziende che ne richiedono l’accesso, pari al 38% è concentrata al Nord, il 27% al Centro, il 35% al Sud dove emergono i dati della Campania che presenta il numero maggiore di contratti depositati su tutto il territorio nazionale. Relativamente al settore di attività economica, il maggior numero dei contratti depositati riguarda aziende operanti nel settore Servizi 61%, a seguire Industria 38% e Agricoltura con 1% contratti depositati.
