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Addio a Maurizio Costanzo, icona della tv pubblica e privata

È morto a Roma Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Aveva 84 anni. Costanzo è stato un monumento della tv italiana, uno dei volti più noti e amati del piccolo schermo. La sua lunghissima carriera era iniziata negli anni Cinquanta nella carta stampata e poi in radio, ma il grande successo è arrivato come ideatore e conduttore di “Bontà loro” e soprattutto del suo celebre salotto, il “Maurizio Costanzo Show“, uno dei programmi più longevi di sempre. Costanzo era cresciuto con il sogno di diventare giornalista. Figlio di un impiegato al ministero dei Trasporti e di una casalinga, nato il 28 agosto 1938 a Roma, a 18 anni diventa cronista nel quotidiano romano Paese Sera per poi assumere l’incarico, a soli 22 anni, di caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia.

Pochi anni più tardi esordisce come autore radiofonico e nel 1966 è coautore del testo della canzone ‘Se telefonando’, scritto insieme con Ghigo De Chiara, con musica di Ennio Morricone. Canzone portata al successo dalla grande Mina. Costanzo è anche co-ideatore del personaggio di Fracchia, creato e portato al successo da Paolo Villaggio, attore da lui scoperto nel 1967 in un cabaret di Roma. A partire dalla metà degli anni Settanta è ideatore di numerosi spettacoli televisivi. Il grande successo arriva nel 1976 con il talk-show “Bontà loro”.

Seguiranno “Acquario”, “Grand’Italia”, “Fascination” e “Buona Domenica”. Nell’82 realizza il suo spettacolo televisivo più famoso, celebrato e longevo, il Maurizio Costanzo Show (40 anni di puntate e quasi 55.000 ospiti intervistati), salotto mediatico più importante e influente della televisione italiana dal quale muovono i primi passi tante celebrità televisiva: da Vittorio Sgarbi a Nik Novecento, da Valerio Mastandrea a Ricky Memphis.

I baffi, l’abito scuro con panciotto e camicia azzurra senza cravatta, erano il look rassicurante e sempre uguale con cui entrava nelle case degli italiani. Autore di diverse opere teatrali, Costanzo partecipa anche alla sceneggiatura di alcuni film, quattro dei quali diretti da Pupi Avati: ‘Bordella’ (1976), ‘La casa dalle finestre che ridono’ (1976), ‘Tutti defunti… tranne i morti’ (1977) e ‘Zeder’ (1983). Nel 1977 contribuisce alla stesura della sceneggiatura del film di Ettore Scola ‘Una giornata particolare’, interpretato dalla coppia Sophia Loren-Marcello Mastroianni.

Lo spettacolo televisivo più famoso, celebrato e longevo d’Italia è il Maurizio Costanzo Show (40 anni di puntate e quasi 55.000 ospiti intervistati), salotto mediatico più importante e influente della televisione italiana dal quale muovono i primi passi tante celebrità televisive.

“Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalita’. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio” è stato il commento su Twitter del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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