NF24
Cerca
Close this search box.

Engineering, la difficoltà delle aziende nel reperire personale specializzato

Gilead

Mismatch tra domanda e offerta di lavoro e gender gap. Sono le difficoltà che deve affrontare il settore Engineering e Manufacturing. La mancanza di figure altamente qualificate coinvolge infatti soprattutto il comparto manifatturiero e della produzione industriale e nella fattispecie le industrie elettroniche, metalmeccaniche e le aziende collegate alla riqualifica energetica; ma anche il settore tessile, alimentare e chimico. Sono molte le imprese del settore che incontrano difficoltà elevate quando si tratta di reperire personale specializzato. Devono spesso fare i conti con una carenza di candidati; oppure si imbattono in candidati la cui preparazione non è adeguata rispetto ai profili ricercati.

“I saperi si specializzano rapidamente, nuove tecnologie vengono sviluppate di continuo e in un contesto così mutevole non è facile tenere il passo”, spiega Umberto Petri, Director di Ingenn, società di head hunting focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri. “I corsi universitari sempre più specifici e i percorsi di inserimento a partire da profili junior offerti dalle aziende, rappresentano una misura importante per colmare questa lacuna. Serve una formazione costante e il giusto mix di teoria e pratica“. Se l’anno scorso il mismatch tra domanda e offerta riguardava il 38,6% delle assunzioni programmate, il dato sfiora oggi il 45,6%.

Umberto Petri, Director di Ingenn

L’avanzamento tecnologico ha cambiato inevitabilmente anche il lavoro dei cacciatori di teste. “I mezzi digitali hanno facilitato l’incontro tra domanda e offerta. Negli ultimi anni, complice la pandemia, abbiamo assistito ad una digitalizzazione importante – spiega Petri – anche i professionisti più reticenti hanno esplorato le possibilità offerte dalle piattaforme digitali. LinkedIn, nello specifico, rappresenta una vetrina per intercettare interessanti opportunità lavorative e, nel nostro caso, ci consente di individuare profili e potenziali candidati in modo più rapido e snello. La controindicazione è che profili e contenuti non sono sempre aggiornati, ma è proprio qui che entra in gioco la sensibilità dell’head hunter e la sua capacità di riuscire ad individuare i candidati migliori”.

L’annosa questione del gender gap nell’accesso alle discipline Stem, rappresenta l’altro grande problema riscontrato nel settore. Un rapporto di Almalaurea del 2022 evidenziava come le donne scegliessero con minore frequenza degli uomini corsi di laurea Stem. Lo squilibrio formativo trova ovvio riscontro in campo professionale. I dati elaborati di recente da Fondazione CNI e Anpal Servizi testimoniano come tra gli ingegneri assunti nel primo semestre del 2022, solo il 23,5% fosse donna.

“Per troppo tempo stereotipi di genere e pregiudizi hanno tenuto lontano le donne dalle discipline Stem – spiega Petri – oggi però la situazione sta cambiando anche grazie all’esempio di figure straordinarie come Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Margaret Hamilton o Samantha Cristoforetti. Credo che il mondo della formazione possa giocare un ruolo fondamentale nell’incentivare le donne ad intraprendere percorsi accademici in queste materie. Ci sono sempre più professioniste che si avvicinano a quest’ambito. Stiamo gradualmente riuscendo ad arginare questo problema atavico, ma c’è ancora molto lavoro da fare”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.