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Superbonus: ipotesi stop sequestro crediti se c’è buona fede

Stop al profilo penale e al sequestro preventivo del credito nel caso in cui chi lo riceve sia in buona fede. La previsione normativa è negli emendamenti di FdI e di FI presentati al dl Superbonus. Si punta a superare alcune delle motivazioni che hanno portato al blocco delle cessioni dopo che le sentenze della Corte di Cassazione dello scorso 28 ottobre hanno confermato la possibilità per l’Amministrazione finanziaria di disporre il sequestro preventivo dei crediti d’imposta anche se i cessionari sono estranei al reato e hanno agito in buona fede. Rimangono invece immutate – spiegano gli emendamenti – le norme in caso di dolo.

“Ferme le ipotesi di dolo”, si legge nell’emendamento di FdI a prima firma Mariangela Matera, “è in ogni caso escluso con riguardo ai cessionari, il sequestro preventivo a chi ha acquistato la cessione dei crediti con espressa, deroga esplicita all’articolo 321, del codice penale, prevedendo l’esclusiva responsabilità in capo al soggetto originariamente beneficiario del credito d’imposta, senza coinvolgimento del terzo, di modo che i cessionari in buona fede, estranei a ogni reato, non possano essere destinatari di provvedimenti di sequestro preventivo”. Allo stesso modo, l’emendamento di Forza Italia prevede, “ferme le ipotesi di dolo”, che i crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di cessione o di sconto in fattura “non possono essere oggetto di sequestro”.

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