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Imprese, Manfrè: il management consulting migliora le performance

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Fare consulenza per far crescere le aziende, attraverso un processo di costante innovazione e valorizzando le persone, i veri protagonisti. È la mission quotidiana di Strategic Management Partners, società leader in Italia nel settore del management consulting con sedi a Milano, Roma, Genova, Verona e Napoli. “Il nostro obiettivo è quello di incrementare il valore dei nostri clienti coniugando risultati concreti con strategie innovative e creative, per raggiungere differenziali competitivi che siano difendibili e sostenibili nel tempo”, spiega a Fortune Italia Salvatore Manfrè, managing partner della società. Lo abbiamo incontrato a Napoli, nel contesto dell’evento “Innovazione come motore di sviluppo per la Campania e le sue imprese”, organizzato da Strategic Management Partners presso la sede napoletana dell’Unione Industriali. 

Manfrè, ci spiega meglio qual è il lavoro di una società di management consulting?

La nostra società aiuta le aziende a migliorare le performance. Lo facciamo anche tramite interventi di trasformazione digitale. Strategic Management Partners si è affermata soprattutto negli ultimi anni, con oltre 200 persone in Italia, con sedi a Milano, Roma, Genova, Verona e Napoli. Abbiamo pensato che non si poteva non avere una sede anche a Napoli: nel nostro lavoro si parla costantemente di innovazione e Napoli può essere definita la patria della creatività. 

Che cosa manca alle imprese napoletane per fare il definitivo salto di qualità?

Abbiamo cinquanta persone qui che lavorano al fianco delle imprese perché si possa operare questa trasformazione. Napoli ha grandi contenuti, ha capacità di trovare soluzioni in maniera innovativa, però molto spesso questo non è l’unico ingrediente che ci serve, serve anche determinazione e convinzione nel mettere in campo i progetti.

Qual è il cliente tipo di Strategic Management Partners?

Il mondo si muove nella direzione della servitizzazione, il processo per cui anche i prodotti vengono venduti come se fossero servizi. L’auto sempre più spesso si noleggia e non si compra, per intenderci. I nostri clienti fanno parte del mercato dei servizi: telecomunicazioni, media, energy e utilities, banche e assicurazioni, pubblica amministrazione. L’organizzazione del sistema informativo è il modo più appropriato per mettere a terra con maggiore efficacia il proprio modello di business. 

Che ruolo gioca oggi l’innovazione nel processo di crescita di un’impresa?

Tempo fa l’innovazione era demandata al singolo manager, che con iniziative specifiche cercava di far progredire l’azienda. Oggi parliamo di una vera e propria organizzazione in cui tutti quanti devono partecipare al processo innovativo. Molto spesso le imprese si dotano di un entourage importante, sia verso l’interno che verso l’esterno per attuare il cosiddetto ‘innovation process management’: la gestione dell’innovazione a trecentosessanta gradi. 

Il Pnrr può rappresentare da questo punto di vista un’occasione importante. 

È senza dubbio uno strumento molto valido che può fungere da acceleratore. È importante che gli investimenti producano un ritorno non soltanto economico ma anche in termini di sostenibilità sociale ed ambientale. Il Pnrr può essere un acceleratore per una trasformazione in grado di legare l’innovazione alla sostenibilità. 

Come e quanto impiegate le più recenti tecnologie, tra cui big data e intelligenza artificiale?

Lavoriamo molto con le nuove tecnologie. Tempo fa c’era una distinzione chiara fra l’esperto di IT e digital e l’esperto di business. Oggi assistiamo ad una convergenza, un sistema liquido in cui è necessario comprendere entrambe le parti. Big data e Ai ci aiutano a svolgere dei compiti base ma non possono sostituire l’uomo: serve sempre una supervisione da parte dell’uomo. 

Che applicazioni può avere il metaverso nei prossimi anni per il mondo del business?

Il metaverso rappresenta senz’altro un’occasione importante. La mia paura è che possa essere una bolla come tante altre. Bisogna sempre capire le applicazioni che possono avere le nuove tecnologie. Il metaverso deve aiutarci in compiti specifici, non può essere totalizzante. L’innovazione è guidata dalla tecnologia, che ci consente di fare dei salti quantici. Ricordiamoci però che dobbiamo farne un uso specifico volto a migliore le prestazioni di clienti, fornitori e di tutti gli stakeholder. Il metaverso può essere uno strumento, ma non il fine ultimo a cui dobbiamo puntare.

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