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Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, al via il progetto di ‘città campus

Venezia città campus, centro di sapere e di eccellenza capace di attrarre, formare e trattenere giovani talenti con conoscenze avanzate, attraverso la qualità dell’offerta formativa e della ricerca, ma anche dei servizi correlati. È l’obiettivo del workshop organizzato dalla ‘Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’, alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco. Il progetto si muove dall’analisi delle economie che alimentano la città lagunare, e che possono essere fatte coincidere con tre motori di sviluppo fondamentali: turismo, produzione e sapere.

Obiettivo è abbandonare l’idea di Venezia come ‘città del turismo’, nell’ottica di una crescita armonica e sostenibile di ricerca e sapere. Proprio la componente del sapere, secondo quanto emerso, dovrà scardinare il paradigma attuale, con la costruzione di un campus diffuso, che potrebbe svilupparsi in parte a Venezia, nelle aree di compenetrazione tra porto e città, in parte a Mestre, nella zona di via Torino, e a Porto Marghera, attorno alle aree del Parco Scientifico Vega.

Fondamentale, in questo senso, sarà l’aumento dell’offerta formativa allineandola alla media virtuosa europea, per attrarre talenti da ogni angolo del mondo: la stima iniziale prevede un raddoppio della popolazione studentesca cittadina, che potrebbe passare, nell’arco di dieci anni, dalle attuali 31 mila unità a circa 60 mila.

Il presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, il professor Renato Brunetta (nella foto in evidenza assieme agli altri protagonisti del progetto), ha spiegato che “per essere sostenibile, Venezia dovrà essere prima una capitale mondiale della cultura e del sapere e questo potrà avvenire solo attraendo le migliori menti da tutto il mondo. Si tratta di accompagnare Venezia in una trasformazione che le consenta di passare ad essere da palcoscenico di saperi sviluppati altrove a vera fucina di formazione di talenti, di cultura e di nuova occupazione” .

È un progetto ambizioso, potremmo quasi definirlo un’ideale di città della conoscenza. – ha detto il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini – Una Venezia che corre, che rincorre il sapere e che vuole superarsi. Può rappresentare un progetto pilota per instaurare nuove relazioni tra gli atenei, le imprese e i territori”.

Secondo il sindaco, Luigi Brugnaro, invece, il progetto “è un’occasione storica per aprire un nuovo ciclo, quello di un’economia fondata sulla conoscenza. Bisogna mostrarsi al mondo non più solo come luogo ‘mitico’ da visitare, ma come possibilità tangibile di residenza e lavoro”. “Venezia deve trasformarsi in una formidabile incubatrice del sapere – ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia -. Una sfida che potrà favorire l’arrivo anche di ragazzi dall’estero, generando una crescita virtuosa a livello formativo, economico, culturale”.

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