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Coderblock, la startup siciliana sbarcata in USA per puntare sul metaverso

danilo costa coderblock

Il mercato dei terreni nel metaverso è ancora vivo? L’ultimo anno non ha sorriso al mondo del crypto, degli Nft e del Web3, né a quello del metaverso e del suo ambasciatore principale, Meta, che ha recentemente annunciato una nuova ondata di licenziamenti. Decentraland, una delle piattaforme che circa un anno fa spopolava tra le aziende ansiose di entrare in un nuovo mercato virtuale, oggi registra numeri in ribasso relativamente sia a utenti attivi che ai prezzi dei terreni. Se un anno fa gli utenti erano decine di migliaia a settimana, oggi siamo nell’ordine di grandezza di poche centinaia. Una startup italiana, Coderblock, però continua a puntare sul metaverso, nonostante si parli di ordini di grandezza differenti.

In due settimane dalla messa in ‘pre-sale’, infatti, Coderblock ha già quasi raggiunto il sold out delle ‘land’ (terreni virtuali edificabili e personalizzabili da 16 metri per 16, acquistabili tramite stable coin USDT) che aveva messo in vendita: sono stati 1.060 i terreni acquistati, più del 70% del totale dei lotti messi in vendita. Il tutto poco dopo aver raccolto più di 2 mln di euro, in totale. L’obiettivo dell’ultimo round è internazionalizzare la realtà siciliana che lavora già da tempo nel mercato B2B, occupandosi della creazione di ambienti virtuali per il lavoro da remoto, e che ha già una sede a Miami. Ed è da Miami che Danilo Costa (nella foto in evidenza), founder di Coderblock, risponde a Fortune Italia.

Nonostante il periodo non sembri dei migliori per l’universo delle applicazioni decentralizzate fondate su criptovalute e blockchain, la startup italiana sta cominciando a muovere i primi passi nel mercato del Web3. A comprare, dice Coderblock, ci sono privati e aziende. I numeri sono piccoli, ma potrebbero testimoniare come il fenomeno dei terreni virtuali potrebbe trovare nuove dimensioni d’impresa in cui crescere.

Per quale motivo, insomma, Coderblock continua a puntare sul metaverso? “Come si potrebbe mai voltare le spalle a un luogo, seppur virtuale, che abbatte le distanze e aiuta le persone a connettersi tra di loro?”, chiede Costa, convinto che il metaverso possa migliorare “la produttività nel mondo del lavoro, come accresce le opportunità di lead generation per il business”.

Secondo Costa “una multinazionale come Meta, ad esempio, ha la necessità di soddisfare ben precisi requisiti in termini di obiettivi di fatturato e vision, che si traduce in una minore margine di manovra sui temi dell’innovazione. Ma nel nostro caso, ovvero quello di Coderblock, la nostra crescita ci colloca proprio nella perfetta dimensione tra vita professionale e personale così da permetterci di sperimentare varie modalità di azione e avere così una maggiore sperimentazione rispetto alle società più strutturate. La dimensione virtuale, infatti, consente di abbattere delle barriere di tempo e spazio e permette a utenti e professionisti di connettersi a un livello più profondo e con maggiore flessibilità e autonomia nell’esercizio dei propri incarichi. Al contempo, non riteniamo il metaverso come una dimensione che si sostituisce al mondo reale, ma anzi un luogo che ne accresce le opportunità: crediamo infatti molto nell’importanza della socializzazione, prediligendo sempre una modalità ibrida di fruizione di determinate esperienze”.

L’ultimo aumento di capitale di Coderblock ha visto l’ingresso in società di Deloitte Consulting Società Benefit, una delle big Four del mercato mondiale della consulenza alle imprese.

Secondo Costa il traguardo del sold out delle ‘land’ è molto vicino. Rispetto ad un anno fa, la startup ha incontrato più diffidenza da parte degli investitori? “Assolutamente no”, dice Costa. “Oramai, il mondo digitale è profondamente radicato nelle vite di tutti noi e i suoi effetti rimbalzano sulla realtà. È evidente di quanto tutto questo stia cambiando il nostro modo di vivere e soprattutto di lavorare. D’altronde, le possibilità sono infinite e aprono a un regno completamente nuovo per gli affari. Oggi le aziende, che sono chiamate a evolversi e a usufruire di tutte le potenzialità del digitale sfruttano il metaverso per essere competitive e crescere. Intravedono, infatti, innumerevoli possibilità date dal Web3, e non vogliono lasciarsi scappare l’opportunità di essere pioniere e costruire il futuro della propria realtà imprenditoriale, in cui realtà virtuale e intelligenza artificiale si presentano come un vincente strumento di supporto al proprio business”.

La startup palermitana è nata a fine 2015, quando ancora il mondo del metaverso era semi sconosciuto, per creare esperienze virtuali immersive per uffici, eventi, formazione e shopping.

Poi è arrivata l’esplosione del metaverso, un primo aumento di capitale di 1 mln, e il progetto di connettere i vari ambienti virtuali in un unico metaverso condiviso. Il fatturato è raddoppiato nel 2021, mentre nel corso del 2022 la crescita è stata del 20% ed è arrivata l’apertura di Coderblock Corporation, la società americana partecipata al 100% dalla creatura di Costa. E ora, rispetto al 2022, “il 2023 sta vedendo una crescita del fatturato in modo sostenibile, portando solo nei primi due mesi del 2023 a superare la metà di fatturato dell’anno precedente”, dice Costa.

La “scalata verso il mondo Web3 ha avuto poi seguito con un nuovo aumento di capitale di 1 milione che ha visto l’ingresso in società di Deloitte Consulting Società Benefit e ADM Media Consulting”, dice Costa ricordando il round di poche settimane fa. “Le risorse a disposizione stanno innegabilmente, non solo facilitando l’espansione negli Stati Uniti, ma anche l’internazionalizzazione del prodotto e l’ingresso nel Web3. Già dallo scorso anno, infatti, abbiamo condotto diverse campagne di assunzione al fine di ottimizzare le risorse in vista della realizzazione della tecnologia del metaverso. Abbiamo accolto più di 10 nuovi collaboratori, tra l’Italia e gli Stati Uniti, e prevediamo di aprire le porte a nuovi membri del team in concomitanza con la continua espansione”.

Secondo Costa, i numeri per credere nella crescita del mercato ci sono: “La compravendita di terreni edificabili nel metaverso sta rimodellando le opportunità di investimento nel settore immobiliare”. Costa cita le previsioni di Technavio dell’agosto 2022 (su dati 2021), secondo le quali il valore del mercato del virtual real state aumenterà di 5,37 mld di dollari dal al 2026 con un CAGR del 61.74%.

Coderblock non è l’unico player italiano a credere ancora nel metaverso. Secondo il report “Web 3.0: Metaverso e NFT”, realizzato da EY, in collaborazione con il Centro di Ricerca in Strategic Change di Luiss Guido Carli, oltre il 40% delle aziende italiane ed estere intervistate ritiene che il tasso di crescita medio dei ricavi nel metaverso nei prossimi 10 anni sarà superiore al 40%.

Per Deloitte, la partnership con Coderblock “rappresenta un importante passo nel mondo del metaverso e della mixed reality, che ha e avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’economia, e quindi nel nostro lavoro, per le nostre persone e per i nostri clienti”, ha dichiarato Alessandro Mercuri, Deloitte Central Mediterranean Consulting Leader. Questa iniziativa si inserisce all’interno di “Unlimited Reality”, il programma globale di servizi per esplorare l’impatto del metaverso, dei mondi virtuali e della realtà aumentata nei modelli di business del futuro. Un programma che è parte di un percorso di investimenti e alleanze che Deloitte sta attuando per sostenere realtà innovative e di eccellenza legate al territorio, amplificandone l’impatto positivo a livello Paese”.

L’altro protagonista dell’ultimo accordo refistrato da Coderblock è ADM Media Consulting. In questo caso “la partnership con Coderblock, siglata dalla nascita di Content & Production, ha permesso ad ADM di aprirsi ad un nuovo mercato, quello del Web3, che ridisegna la fruizione dei contenuti multimediali in una nuova dimensione virtuale, e di rispondere alle esigenze dei clienti nella creazione e distribuzione di prodotti digitali di alto livello”, dice Alexandro De Martino, CEO di ADM Media Consulting.

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